Origanum vulgare

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INDIVIDUAZIONE dell’Origanum vulgare

Nome scientifico:

Origanum vulgare o officinalis

Nome comune italiano:

Origano

Famiglia:

Lamiaceae

Provenienza:

Le specie di questo genere (circa 40 – 50) sono originarie soprattutto del bacino del Mediterraneo (ma alcune specie sono presenti anche in Asia) e prediligono habitat temperato-caldi. Circa il 60% dei tipi crescono in Anatolia, questo potrebbe indicare tale area geografica come il centro di origine delle specie di Origanum.

Ambiente:

Preferisce i climi temperati caldi, però si adatta anche a quelli temperati freddi, sopportando temperature anche di alcuni gradi sotto lo zero.

Sempreverde o decidua:

decidua

Tossicità:

sconsigliato il consumo di origano a chi è allergico alla pianta e a chi soffre di intolleranza ai silicilati, di gastrite e di ulcera peptica.

RICONOSCIMENTO VEGETALE dell’Origanum vulgare

Altezza:

80 cm

Larghezza (estensione):

70 cm

Portamento:

globoso

Foglia:

Le foglie sono opposte, ovali-lanceolate, pelose, con margini lievemente seghettati, ma alla vista lisci e di color verde.

Fiore:

I fiori ermafroditi, piccoli sono bianco-rosato con brattee rosse raccolti in spighe erette localizzate all’apice dei fusti.

Fioritura:

da luglio fino all’inizio dell’autunno.

Frutto:

Ovoide glabro e liscio marrone.

Fusto:

Il fusto è eretto, ramificato e ricoperto da una fitta peluria. 

Proprietà:

Efficace azione antiparassitaria soprattutto verso gli agenti intestinali. Dal punto di vista nutrizionale, contiene i sali quali calcio, potassio, sodio, fosforo, ferro, magnesio, poi le vitamine del gruppo A, B, C, D, E e K.

Profumo:

intenso e caratteristico

NECESSITÀ

Manutenzione:

Facile

Esposizione alla luce:

Sole, il più saporito è vicino al mare.

Tipo di suolo:

rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili)

Acidità del suolo:

media

Area climatica italiana:

Delle tre specie presenti sul territorio italiano, due si trovano nell’arco alpino (Origanum majorana e Origanum vulgare)

Bisogno di acqua:

media, tollera la siccità. Pianta mediterranea che sopporta molto male i ristagni d’acqua.

Propagazione:

Nel nostro ambiente:

la semina in vaso va fatta in autunno o in primavera dopo i 10°.

le talee apicali possono essere prodotte tutto l’anno: In serra non riscaldata nel periodo autunno/inverno, In pieno campo nel periodo primavera/estate. Il prelievo delle talee deve essere effettuato considerando la presenza di un internodo (per garantire la radicazione).

Potatura:

eliminazione solo delle parti secche o danneggiate.

Malattie:

Non è particolarmente sensibile all’attacco dei parassiti, ma può essere attaccato dagli afidi.

PARTICOLARITÀ 

Il significato del nome potrebbe derivare da oros (monte) e ganao (piacere), quindi il “piacere della montagna”.

Con la scoperta dell’africa e l’esportazione dell’origano, quello italiano ha perso di fama perché più gustoso quello trapiantato. Ha ripreso lo scettro con la creazione della pizza.

Annotazioni

Favorisce la secrezione dei succhi gastrici ed è digestivo, per cui viene impiegato come decotto e infuso. È anche antispasmodico, antisettico, vermifugo, calmante, analgesico ed espettorante. Tra i tanti usi vi è anche quello di allontanare in modo naturale le formiche. Basterà cospargere le aree infestate da questi insetti, per liberarsene. Efficace rimedio per il mal di gola. Praticate dei gargarismi a base di acqua e origano, fatto bollire per alcuni minuti e poi filtrato. In caso di raffreddore si possono fare inalazioni con olio essenziale di origano, oppure ancora preparare un infuso e berlo più volte al giorno. L’origano è emmenagogo, cioè favorisce le mestruazioni, per questo motivo deve essere assolutamente evitato in gravidanza.

 Nella medicina omeopatica lo utilizza sotto forma di tintura madre, granuli e gocce per curare l’eccitazione, oltre che per le infezioni delle vie respiratorie, tosse e bronchite. Il decotto aggiunto all’acqua del bagno o ai pediluvi, esercita un’azione rilassante e deodorante.

In campo cosmetico le foglie di origano possono essere utilizzate per ridare elasticità e luminosità alla pelle del viso.        

In cucina:

L’origano è una delle erbe aromatiche più utilizzate nella cucina mediterranea in virtù del suo intenso e stimolante profumo. È molto utilizzata in cucina per insaporire qualsiasi cibo come verdure, carni, insalate, formaggi, pesce, sughi e ripieni, ed è indispensabile soprattutto sulla pizza. E perfino dolci. In particolare si prestano le mele e il cioccolato. Le cucine dell’Italia meridionale e della Sicilia ne fanno grande uso. Tanto che, su indicazione della Regione siciliana, è stato riconosciuto ufficialmente come prodotto tipico siciliano e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani 

Il consiglio del mondo del giardino

oggi particolarmente tecnico: maggiore attenzione dovrebbe essere rivolta alle attività biologiche degli oli volatili dell’Origano considerato che in molti casi possono rappresentare una valida alternativa a più di una sostanza di sintesi senza rappresentare un rischio per l’ambiente. (A.R.S.S.A. Centro Sperimentale e Dimostrativo di Lamezia Terme)

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie in ordine di apparizione a beauty_of_nature, Gabriela Piwowarska, Helga, Bärbel Recknagel, Alexander Fox, Helga, Jason de los Santos.

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