Ad agosto abbiamo visitato il Parco Giardino Sigurtà con il conte Sigurtà, che ci ha guidati tra i luoghi simbolo del parco raccontandone la storia e la passione di famiglia. Dal sogno di Carlo Sigurtà al celebre Polirinto, fino ai laghi di ninfee e ai tulipani, il parco è oggi un capolavoro di natura e bellezza. Nel video trovate l’intervista e le immagini più suggestive.
Parco Giardino Sigurtà
Ad agosto abbiamo visitato il Parco Sigurtà con il conte, suo proprietario. L’intervista si è svolta su un cart che ci ha permesso di fare il giro veloce dell’immensa magione godendo appieno delle sue meraviglie.
Potete guardare il video qui accanto ed ascoltare l’intervista al conte subito sotto.
Come nasce il parco
Il parco venne acquistato dai Sigurtà nel 1941. L’industriale farmaceutico Carlo Sigurtà, non solo riuscì ad avere l’acqua che aveva bisogno per irrigare il parco, pagando una multa di 15 lire che ripristinava il diritto di prelievo dal fiume Mincio, ma ne comprò altri 38 ettari portandolo agli odierni 60.
In questa magnifica opera, Con Carlo Sigurtà, lavorò il nipote Enzo, professore universitario e psichiatra. Entrambi dedicarono energie e cure al parco, agendo sempre con passione e pensando al bene di questo incantevole complesso ecologico.
Il ‘credo’ della Famiglia Sigurtà
Su una roccia nel parco vale la pena riportare il credo della famiglia, stimolo per chiunque lo legga
La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato d’animo che consiste in una certa forma della volontà, in una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva;
nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura sull’amore per le comodità.
Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandona il proprio ideale.
Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, la rinuncia dell’entusiasmo li traccia sull’anima.
Essere giovane significa conservare a sessanta o settant’anni l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e per i pensieri luminosi, la sfida intrepida lanciata agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza.
Resterete giovani finchè il vostro cuore saprà ricevere i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra, da un uomo o dall’infinito.
Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulati le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa iddio aver pietà della vostra anima.
La sfavillante storia del Parco Giardino Sigurtà
Nel 1859, durante le battaglie di Solferino e San Martino, giunsero al Parco gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia. Napoleone III occupò la Villa il 25 giugno e vi rimase fino al 7 luglio, pagando 45 franchi per ogni giornata di residenza, tanto quanto aveva pagato Francesco Giuseppe, 20 fiorini per la notte dal 23 al 24 giugno.
Da parco privato a parco pubblico
Da parco privato, nel 1978 diviene pubblico e visitabile sono in macchina. Nel 2000 viene attivata la possibilità di visitarlo a piedi ed è una grande evoluzione perché fare in modo che il parco sia sicuro per chi lo visita, ed anche bellissimo in tutti i periodi dell’anno, è un’impresa molto complessa che richiede una continua attenzione e cura del parco e di tutti coloro che lo visitano.
Oggi il parco è gestito dal conte Sigurtà con la sua famiglia ed un team preparatissimo che gestisce non solo i visitatori, ma anche gli eventi che spesso vengono organizzati al suo interno.
Roberta a capo dell’Ufficio Stampa
Dobbiamo a Roberta, a capo dell’ufficio Relazioni con il pubblico e, appunto, dell’organizzazione e gestione degli eventi, la squisita accoglienza e l’apprendimento della complessità della gestione del parco.
L’amore per i tulipani
Il conte ha, negli anni, sviluppato un amore per i tulipani che ha permesso di ottenere al parco scorci fioriti primaverili incomparabili perché incorniciati dai magnifici fuochi prospettici ed al proprietario una grande capacità di comporre le aiuole fiorite. Per questo motivo gli abbiamo chiesto di dedicarci un’aiuola che trovate sotto e che potete anche scaricare e stampare per poterla riprodurre nei vostri giardini.
Quante cose da vedere
Sono molti gli scorci indimenticabili del parco: le costruzioni dell’Eremo, del Castelletto e della Grotta Votiva, luoghi silenziosi e poetici che potrete apprezzare nel video, e i laghi di ninfee, di fiori di loto e di tartarughe.
Il giro richiederà almeno paio d’ore se non ci si perde nel Polirinto – da cui si può sempre essere salvati – o non si pranza in uno dei piccoli bar distribuiti nel parco mentre si guarda l’infinito.
Ci sono i boschetti che portano ai daini ed alla fattoria degli animali: un luogo apprezzato dai bambini. Ci sono tanti animali nel parco ed è per questo che non si possono portare i cani, spesso lasciati liberi, perchè potrebbero spaventare le creature che abitano il parco.
Le piante officinali ed il Bee Hotel
Uno degli approfondimenti del conte ha riguardato le piante officinali e le api ed oggi esiste uno spazio, l’Anfiteatro scaligero dedicato a queste piante con dei Bee Hotel, monitorati da un apiculture che studierà con il conte l’evoluzione di queste ‘case per le api’.
Ma forse ciò che teniamo di più a raccontarvi sono i numerosi punti in cui si desidera fermarsi ed ascoltare il silenzio. Nonostante ci siano molti visitatori e molte cose da vedere, il luogo è così maestoso che ci si percepisce soli ed in contatto con l’infinito. Soprattutto nei grandi tappeti erbosi fiancheggiati dal viale di carpini accanto al Bosco di Pindemonte, sedersi su una panchina di pietra a guardarsi semplicemente intorno, permette un riordino dei pensieri ma anche il non pensare a nulla. La bellezza di ciò che vedi basta.
Parco Giardino Sigurtà: Il cimitero dei cani
C’è anche un posto dedicato all’ultimo riposo dei cani appartenuti ai proprietari. Si potrebbe pensare che sia un luogo triste, ma quello specchio d’acqua tra le fronde degli alberi che lasciano tuttavia passare la luce crea magnifici effetti ed è pieno di pace. Anche qui, seduti su una panca di pietra, ci si sente sereni. Si ha la sensazione che gli animali siano lì a vegliare non solo tramite le proprie statue: è un luogo poetico.
Il Polirinto
Per parlarvi del Polirinto del Parco Sigurtà dobbiamo anticipare una questione. Nei labirinti si possono distinguere tra quelli ad un solo percorso, dove in pratica non ci si può perdere e quelli a più percorsi dove invece ci si DEVE perdere. In inglese sono distinti per i nomi: Labirynth il primo e Maze il secondo. In italiano invece viene utilizzato un unico nome.
Il conte, essendo il suo un maze, ha deciso di coniare il termine Polirinto.
Il Polirinto è già oggi un luogo speciale. Difficile da fare perché molto grande, se si decide che ci si può perdere si finirà su ponti e lanterne da cui si potrà capire dove si è – ma non come uscire.
Ettore Selli
grande esperto italiano di labirinti ed esso stesso progettista – potete leggere di lui ed il suo libro Labirinti Italiani cliccando sul link – ha scritto per noi su Sigurtà:
Il labirinto del parco giardino Sigurtà è una eccellenza italiana e mondiale, finemente elaborato e dotato di innovazioni tecnologiche che lo rendono un tracciato all’avanguardia nonostante dimostri una profonda cura per il dettaglio e il rispetto delle tradizioni.
Il tracciato infatti è regolare e compatto, rende omaggio sia al formalismo dei giardini all’italiana, sia al celebre labirinto inglese di Hever Castle.
Personalmente ritengo il labirinto del Parco Giardino Sigurtà una tappa irrinunciabile per gli appassionati di labirinti nel mondo, un tracciato che coniuga la storia di famiglia con la vocazione internazionale.
Il labirinto, infatti, porta la firma, oltre che di Giuseppe Sìgurtà anche di Adrian Fisher, il più grande progettista di labirinti di sempre, pioniere del maze design e padre di molte invenzioni, alcune delle quali visitabili proprio nello splendido parco di valeggio sul Mincio, tra passaggi sopraelevati, siepi mobili, portali ad acqua e il con il museo dei fossili sotterraneo.
Queste spettacolari innovazioni, che saranno svelate negli anni a venire, rendono il Parco una meta da visitare più volte per godersi un labirinto che sa stupire ogni volta come fosse la prima.
Il conte, infatti, ha intenzione di sviluppare il percorso includendo pareti d’acqua che si interrompono al passaggio e percorsi sotterranei che sbucano da un’altra parte…ma non sveliamo troppo oggi. Vi terremo informati sulle novità!
Un’aiuola dal Parco
Come promesso ecco il regalo a tutti coloro che, come noi, amano il giardino, le piante ed i tulipani. Il conte Sigurtà, grande esperto di tulipani, si è gentilmente prestato ad aggiungere delle varietà adatte alle aiuole pensate da Mondo del Giardino. Abbiamo dedicato queste aiuole che potrete riprodurre nel vostro giardino. Abbiamo pensato ad un’aiuola da comporre davanti ad una siepe o al perimetro del giardino ed una da inserire al centro in modo da poterla vedere girandoci intorno. Che differenza c’è? Nel primo caso le piante più grandi sono dietro, mentre nel secondo sono al centro.
Un Parco da visitare
Non ci si può stupire quando ci viene detto che il Parco Sigurtà è il più visitato d’Italia con più di 200.000 visitatori l’anno e che ha vinto numerosi riconoscimenti come il “Parco Più Bello d’Italia 2013” ed il “Secondo Parco Più Bello d’Europa 2015”, il “World Tulip Award 2019”, la “Miglior Attrazione al Mondo 2020” ed il “World Tulip Innovation Award 2024”.
Il consiglio del mondo del giardino
Prendete il cart, soprattutto se avete bambini o anziani al seguito.
Si ringrazia, il conte Sigurtà, Roberta e tutto lo staff per la disponibilità e la gentilezza dimostrate.
Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!
BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com
Fonti delle immagini: per le foto dei tulipani si ringraziano Gardenia.net, Fluwel, florianabulbose.com e tupilworld.com













