Campsis radicans

mondo-del-giardino campsis radicans pianta

INDIVIDUAZIONE del Campsis radicans

Nome scientifico:

Campsis radicans

Nome comune italiano:

Campsis

Famiglia:

Bignoniaceae

Provenienza:

originaria dell’America del Nord e più precisamente delle regioni centrali e meridionali degli Stati Uniti

Ambiente:

colonizza, nelle zone di origine, i margini del bosco e le macchie

Sempreverde o decidua:

la Campsis radicans è sempreverde, ma le cultivar nominate sotto sono tutte decidue

Tossicità:

Foglie e fiori sono tossici per i gatti. [esantema o irritazione]

RICONOSCIMENTO VEGETALE del Campsis radicans

Altezza:

10 m. mondo-del-giardino campsis radicans fiori

Larghezza (estensione):

essendo rampicante è un valore che non ha importanza.

Portamento:

Rampicante

Foglia:

8 – 10 foglioline oblunghe e dentate di colore verde medio, che si sviluppano a due a due in maniera simmetrica rispetto al ramo, terminando poi in un viticcio ramificato, dotato di ventose che consentono alla pianta di “arrampicarsi”.

Fiore:mondo-del-giardino campsis radicans

I fiori, che si aprono in estate, sono le note campanelle o trombette di colore arancio, di solito riunite in mazzetti di 2-10 fiori.

Fioritura:

estate

Frutto:

Il frutto è una capsula loculicida di 6-24 x 1,5-2,8 cm, cilindrico-oblunga, con apice, liscia, coriacea. I semi numerosi, compressi, alati, di colore castano chiaro, misurano circa 5 mm.

Rami:

flessibili.

Proprietà:

non conosciute

Profumo:

no

mondo-del-giardino campsis radicans rossa

NECESSITÀ:

Manutenzione:

media per via della imponente fioritura: concimazione con concime a lenta cessione un paio di volte l’anno

Esposizione alla luce:

sole, mezz’ombra

Tipo di suolo:

argilloso, comune, asciutto, ben drenato e, se disponibile, ricco di sostanza organica.

Acidità del suolo:

neutra

Area climatica italiana:

In Italia cresce all’aperto nelle regioni più calde dell’Italia centrale e meridionale; in quelle settentrionali, invece, viene coltivata in serra, oppure all’aperto nelle zone lacustri, dove il clima è più mite per tutto l’anno planiziale da 0 a 200 metri sul livello del mare.

Bisogno di acqua:

da giovane irrigazioni regolari. Da adulta irrigare solo nei periodi più asciutti e durante la fioritura

Propagazione:mondo-del-giardino campsis radicans

si propaga per seme e mediante talea semi legnosa di getti laterali entrambi in primavera.

Malattie:

La bignonia può essere attaccata dal marciume radicale, il mal bianco e l’attacco degli afidi a cui piacciono particolarmente i fiori ancora in bocciolo se il clima è troppo umido o piovoso.

Se si desidera usare antiparassitari naturali si possono usare aglio, ortica e piretro.

Potatura:

fiorisce sui rami dell’anno quindi vanno accorciati i rami a febbraio da cui poi partiranno i nuovi getti fioriferi.

PARTICOLARITÀ:

Campsis dal greco: Kamto (incurvare) alludendo al portamento lianoso e radicans da radíco che emette radici avventizie dal fusto o dai nodi crescita veloce.

Data la sua esuberanza, è sconsigliata la coltivazione in vaso.

Annotazioni:

Campsis e Bignonia sono molto, molto simili pur essendo due piante diverse. Vengono, anche nella vendita trattate per uguali. Non stupitevi quindi se trovate una Bignonia ed una Campsis con identico cultivar.

Per anni non sono state create nuove cultivar di questa pianta.

Ora invece se ne possono trovare di maggiormente fiorifere rispetto alla selvatica tra cui:

Campsis radicans ‘Flamenco’,

la tagliabuana ‘Indian summer’,mondo-del-giardino

la ‘Stromboli’,

la ‘Judy’ oltre alle già presenti ‘Flava’ e ‘Grandiflora’.

Un ibrido a fiori particolarmente grandi – la ‘Mme Galen’ – fu creato dai fratelli Tagliabue nel 1889 nel loro vivaio di Lainate (MI).

tagliabuana quindi deriva dai fratelli Tagliabue, tra le altre, ibridarono la Campsis con la grandiflora portando nella specie una migliore fioritura ed una maggior resistenza al freddo.

Se privata del supporto di rampicamento, forma un cespuglio allargato e scomposto sul terreno.

In cucina:

nessun uso

IL CONSIGLIO DEL MONDO DEL GIARDINO

Ricordiamo sempre che le varietà ibridate, magari con fiori più grandi e più belli, rimangono comunque più delicate e fragili delle loro sorelle selvatiche: teniamolo presente se abbiamo un terreno o un’esposizione difficile.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@ilmondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie in ordine di inserimento a Hans per la foto sui social, dae jeung kim per la copertina, Thanasis Papazacharias, HeungSoon, HeungSoon, Gernot, Bishnu Sarangi, wikipedia.org, actaplantarum.org, 춘성 강.

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