Cercis siliquastrum

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INDIVIDUAZIONE del Cercis siliquastrum

Nome scientifico:

Cercis siliquastrum

Nome comune italiano:

Albero di Giuda

Famiglia:

Fabaceae o Leguminose

Provenienza:

Viene dalla regione della Giudea, nel Vicino Oriente, in cui ebbe origine, diffondendosi in tutto il Bacino del Mediterraneo.

Ambiente:

È una pianta tipica del bosco di latifoglie, prediligendo quelli misti in associazione a quercia, orniello e altre essenze forestali.

Sempreverde o decidua:

Decidua

Tossicità:

no

RICONOSCIMENTO VEGETALE del Cercis siliquastrum

Altezza:

10 m. (in condizioni ottimali), ma più spesso fino a 5 m.

Larghezza (estensione):

8 m. (in condizioni ottimali), ma più spesso fino a 4 m.

Portamento:

Albero con forma globosa, espansa, irregolare, più raramente grosso arbusto.

Foglia:

Le foglie, cuoriformi, hanno colore verde carico e aspetto liscio e lucido; la pagina inferiore è glauca. Da giovani possono avere tonalità rossastre; esse appaiono abbastanza tardivamente, in aprile; in autunno assumono un bel colore giallo e cadono a novembre inoltrato. Hanno forma a cuore e nervature più chiare.

Fiore:

Inizia a fiorire dopo i 5-7 anni di età. I fiori sono ermafroditi, con corolla papilionacea e di colore ciclamino, rosa carico o bianchi.

Genera mazzetti di 3-6 fiori da magenta a rosa, raramente bianchi, lunghi 1,5-2 cm. che compaiono prima delle foglie; caratteristica di questa specie è la caulifloria, i fiori spuntano direttamente dalla corteccia dei rami dell’anno precedente e del tronco. Inizia a fiorire verso i sei anni di età. Ne esiste una varietà a fiore bianco (Cercis siliquastrum var. alba).

Fioritura:

da marzo ad aprile

Frutto:

I frutti sono legumi glabri, lineari, compressi, scuri, pendenti, lunghi fino a 10 cm. dapprima verdi, marroni a maturità, (contenenti 10-14 semi ovali, duri, bruno-nerastri molto numerosi) che restano attaccati alla pianta fino alla fine dell’inverno.

Tronco:

marrone scurissimo, quasi nero.

Proprietà:

I fiori del cercis siliquastrum contengono vitamina C, antociani, pigmenti per un effetto antiage a beneficio del nostro corpo.
Secondo alcuni testi le foglie ed i semi sono purgativi mentre i germogli sono indicati per l’artrite giovanile.

Profumo:

si leggero

NECESSITÀ

Manutenzione:

bassa

Esposizione alla luce:

sole (cresce difficilmente in boschi umidi e ombrosi)

Tipo di suolo:

Mostra elevata capacità di adattamento arrivando a colonizzare sia pendii aridi e scoscesi sia luoghi sassosi, come cave e pareti rocciose naturali. Questa pianta preferisce i terreni calcarei e sassosi, senza ristagno idrico ma tollera anche quelli moderatamente acidi.

Acidità del suolo:

pianta tollerante ai diversi terreni, con predilezione per quelli neutri.

Area climatica italiana:

In tutta Italia tra zero e 200 m. dal livello del mare anche se è abbastanza resistente al freddo e all’inquinamento, motivo per cui è utilizzata anche per il verde pubblico.

Bisogno di acqua:

in terra necessità di irrigazione solo se giovane o per periodi di siccità superiori ai 15 giorni.

Propagazione:

per seme.

Malattie:

gli afidi e la psilla possono attaccare le foglie. Per il resto più che malattie può soffrire di danni da gelo o calore.

Un’altra patologia che può colpire la pianta è il cancro rameale o meglio cancro da Nectria, fungo parassita che colpisce i rami e i tronchi della pianta giovane, il fungo, infatti, difficilmente si annida nel tronco vecchio.

Potatura:

Si procede solo in caso di danni o contenimento, ma conviene farlo dopo la fioritura visto che questa avviene sui rami almeno dell’anno precedente o sui più vecchi così da riconoscere i rami produttivi. Essendo una pianta dai rami fragili attenzione alle potature errate che potrebbero permettere l’ingresso di funghi.

PARTICOLARITÀ

Il nome deriva dal termine greco kerkís, ad indicare la forma di una “navicella” o di una “spola”, e dal latino siliqua, ovvero “baccello”, entrambi in relazione alla forma dei suoi frutti.

Cresce velocemente, tanto che a 6 anni può avere già un’altezza di 3 metri.

Annotazioni:

È molto usato come albero ornamentale nei giardini e per le alberature stradali, grazie alla sua resistenza all’inquinamento

Grazie anche alla sua zona di origine e alla intensa fioritura approssimativamente in tempo di Pasqua, antiche leggende, ne legano la storia al primo Cristianesimo, ed in particolare, all’episodio presso il quale, sotto questo albero, lo stesso Giuda Iscariota avrebbe dato il famoso “bacio” traditore a Gesù e, più tardi, tormentato dal rimorso, vi si impiccò.
La forte diffusione di questa credenza pare suggerire che il siliquastro avesse comunque un particolare significato, sempre di carattere passionale, anche presso alcuni culti precristiani europei.
Il Cercis siluquastrum fa parte di quegli Alberi similmente “traditori” come Giuda Iscariota poiché i loro rami appaiono robusti ma, in realtà, sono fragili, fino a spezzarsi facilmente se vi si sale sopra.

Un’altra versione sostiene che la croce di Cristo fosse fatta proprio con il legno del Cercis siliquastrum. Per tale motivo, in alcune zone d’Italia, l’albero di Giuda viene considerato una pianta maledetta (le leggende sono solo leggende).

In cucina:

I fiori sono commestibili e possono essere usati in cucina nella preparazione di ricette. Gli anglosassoni li usano correntemente nelle insalate.

Il consiglio del mondo del giardino

Come le altre leguminose, è una pianta in grado di fare azotofissazione, cioè cattura azoto dall’atmosfera e grazie a dei batteri situati nelle radici lo rilascia nel terreno, arricchendolo.

Se il nostro giardino lo permette, per dimensioni, caratteristiche del terreno e del clima inseriamola!

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie, in ordine di apparizione, a jacqueline macou, Markus Distelrath, Petra, Markus Distelrath, Mari Loli e a Pinterest per l’albero intero, i frutti e i fiori sui tronchi.

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