Racconti di una Ortoterapeuta

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Nei Racconti di una Ortoterapeuta

come Milena Bellonotto c’è la vita di tutti i giorni ma anche la sorpresa continua, che vedi negli occhi di un anziano che si gode il piacere di stare in quella compagnia tanto agognata e quelli di un bambino che riscopre in sé la curiosità della vita. Tutto questo semplicemente, se così vogliamo semplificare, mettendo le mani nella terra, coltivando un orto.

La dimensione di una Ortoterapeuta

Passeggiando tra orto e giardino, osservo spesso le mie mani nella terra e percepisco i miei stessi occhi colmi di Natura. Mi sento finalmente appagata e in pace con me stessa pensando che ho passato gran parte della mia vita in città mentre ora, grazie a questo lavoro, vivo una nuova dimensione, a più stretto contatto con la Natura.

Mi occupo di processi trasformativi e di interventi di supporto alle persone attraverso attività nel verde o con elementi della Natura, con l’obiettivo di agevolare il loro stato di benessere da un punto di vista fisico, psicologico e sotto il profilo della socialità che spesso è un tallone d’Achille parlando di anziani in RSA o bambini provenienti da contesti disagiati, per i quali spesso la relazione sociale è disfunzionale.

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Racconti di una Ortoterapeuta – Il primo giorno alla casa di riposo

Il primo giorno che sono arrivata presso la Casa di riposo, per tenere alcune sessioni di ortoterapia, ho avuto al mio fianco – come assistente d’eccezione – Natalina, 94 anni, mani svelte, operose, precise, abituate alla semina perché sai, io vivevo in campagna.

Natalina

In barba all’età, Natalina si è rivelata un prezioso aiuto per i suoi compagni di viaggio più giovani e meno fortunati, che hanno avuto bisogno di istruzioni e supporto, pazienza e incoraggiamenti, per riempire di terra i vasetti da preparare per la semina.

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La forza nelle mani

Poco alla volta ho conosciuto storie e nomi, come Rita, un concentrato di dolcezza e attenzioni per tutti. Ma io non ho forza nelle mani! E io non ci vedo! Ma saprò incollare? Sembrava difficile e poi… Click! Memorie che si accendono, conoscenze che riaffiorano, occhi che si illuminano, mani che si avvicinano e selezionano, sperimentano, compongono, seguendo il filo dell’intuito e della creatività.

Un cartoncino nero aiuta a rendere più evidenti i colori e le forme delle foglie essiccate e per magia tutto cambia. 

Racconti di una ortoterapeuta – Facciamo un segnalibro

Natalina, che voleva solo aiutare, alla fine timidamente mi chiede di realizzare un segnalibro Ne posso fare uno anch’io? Sai, per mia nipote, così avrà un mio ricordo! È bello assistere al risveglio di voci che emergono dal torpore e vedere i volti illuminarsi: Ne facciamo un altro? Io scelgo la foglia di castagno!

Convinto da tanto cicalare, pure Martino, silenzioso e titubante fino a quel punto, interviene: Scrivi anche il mio nome? E Natalina, maniacale, mi riprende col suo piglio: Fai attenzione a non fare pieghe! E poi Carla, Rita, Domenica: Lo userò quando leggo il giornale per non perdere il segno Sono bellissimi, che bel lavoro!  Grazie!

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Mentre seminiamo, parliamo…

Gli anziani hanno interi mondi da raccontare, vite colme di gioie e dolori che condividono volentieri osservando e manipolando foglie dai colori sgargianti o seminando fiori: un’attività per molti di loro consueta in gioventù.

…e sorridiamo

Ho portato loro dei semi, alcuni elementi vegetali e qualche lettura ad alta voce. Loro mi hanno regalato tutta la bellezza e la complessità di vite e di gesti strappati all’oblio grazie alla memoria tattile e visiva che, in taluni casi, ha riattivato, purtroppo per poco, i muscoli del sorriso.

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Racconti di una Ortoterapeuta – I cambi di prospettiva

Elementi, colori e profumi vegetali sono nutrimento che utilizzo al pari del Racconto e dell’Illustrazione come forme espressive di supporto e di riflessione. Si impara così, anche noi, che punti di vista e cambi di prospettiva sono necessari: nella vita, nel lavoro, in una relazione.

Prendersi cura di una pianta, prendersi cura di sé

Circa un anno fa ho iniziato un percorso con bambini e pre-adolescenti provenienti da situazioni di disagio sociale. Nulla è scontato o semplice: Noi Ortoterapeuti siamo una finestra su un mondo-altro, su una possibilità diversa di ‘essere’ che non sempre colgono o capiscono. Il percorso fa sì che il concetto del “prendersi cura” di una pianta, di un seme o di un fiore diventi, per osmosi, il prendersi cura di sé e del proprio potenziale inespresso, imparando ad amare e ad amarsi attraverso la Natura.

I loro modi sono talvolta grezzi, sguaiati, provocatori; ma la loro creatività è potente: Vuoi mettere un biglietto per la mamma realizzato con le foglie scelte proprio da me?

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Il regalo per la mamma

Sembrano attività banali ma che danno esito a riflessioni importanti, come una frase che accompagna un biglietto appena realizzato, dove campeggiano un razzo e una nave abbozzati con due foglie e qualche schizzo di matita: Regalo per mamma. Dalle Galassie agli Oceani.

È bello progettare e sperimentare direttamente con loro assistendo al miracolo del coinvolgimento emotivo, l’unico capace di fissare ricordi positivi in fase di apprendimento.

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Racconti di una Ortoterapeuta – Street food e tatuaggi trendy

In una fattoria sociale ad un manipolo di ragazzini può accadere di raccogliere more di gelso dall’albero e confezionare piccoli coni da street food con le foglie o di utilizzare le capsule dei papaveri secchi per improvvisare tatuaggi trendy ed ecosostenibili

Può capitare anche di osservare coccinelle, grilli, capre, pony, cavie, gatti, conigli e tartarughe. Le barriere cadono e, a volte per pochi minuti, si riesce anche a stare in silenzio ad ascoltare i suoni della Natura.

Le risatine cessano, i comportamenti ad orologeria si disinnescano. 

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I ragazzi silenziosi pensano sempre

Con Carlo – un ragazzino schivo, scontroso, non sempre partecipe in laboratorio – stiamo preparando manufatti a tema natura da vendere ad un mercatino locale.

Ci siamo dati l’obiettivo di un piccolo guadagno che ognuno userà a contributo della realizzazione di un proprio sogno: un corso in palestra, qualche oggetto di cartoleria o qualche gioco anelato.

Carlo ed io ci ritroviamo così a passeggiare in giardino alla ricerca di lavanda e di altre erbe aromatiche.

Mi fai vedere dov’è la lavanda? Voglio fare qualcosa coi profumi. Carlo è coinvolto, chiacchiera finalmente in modo pacato, si apre, si racconta, sotto il mio sguardo tra lo stupito ed il commosso (nel mio lavoro è sorprendente sorprendersi sempre).

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I doni preziosi che conserviamo

Le confidenze dei ragazzi e le “frasi belle” sono doni preziosi che emergono in tutta spontaneità:

Francesco: La Natura non ha bisogno che tutto sia perfetto. (Questa scoperta è perfetta!).

Indro: Le armi più letali al mondo sono l’amore, il solletico e la Natura. (Rido).

Frasi di bambini che provengono da contesti sociali diversi, uno di disagio e l’altro no ma che stando in Natura, liberi di esprimersi, hanno a loro insaputa condiviso una visione del mondo che, di questi tempi, vorrei tutti potessero sperimentare.

Il consiglio di Mondo del Giardino

L’ortoterapia è un mondo dolcissimo nel quale a volte si entra quasi per caso. Occuparsi di un giardino o di uno spazio verde ha simili risultati anche per chi ha solo una intera giornata da scrollarsi di dosso…volete sapere come fare? partite dai suggerimenti di giardinaggio qui ?

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: per le foto si ringrazia Milena Bellonotto ed i suoi dolci compagni di viaggio.