Acer japonicum

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L’Acer japonicum, o acero del Giappone, è un piccolo albero deciduo dal portamento elegante e chioma arrotondata. Le foglie palmate, a 7-11 lobi, assumono splendide tonalità rosse e arancioni in autunno. I fiori primaverili rosso-porpora sono seguiti da samare. Predilige suoli freschi, ben drenati e leggermente acidi, con esposizione a mezz’ombra. Resistente al freddo, necessita di irrigazioni regolari e protezione dal vento. Un’eccessiva potatura ne comprometterebbe la forma naturale. Proteggi l’acero giapponese dal caldo sole pomeridiano e dai venti forti, che danneggeranno o addirittura bruceranno le bellissime foglie rosse o verdi. Le condizioni umide sono la perfetta zona di comfort di quest’albero. Ogni acero giapponese cresce con la sua forma, spesso storta e tutta da un lato, ma questo è il suo bello. L’acero ha carattere e non si merita di averlo se non si rispetta questa sua caratteristica, quindi se lo prendete sperando che vada dove volete dovreste scegliere un’altra pianta.

INDIVIDUAZIONE

Nome scientifico:

Acer japonicum

Nome comune italiano:

Acero giapponese

Famiglia:

Sapindaceae

Provenienza:

Specie originaria dell’estremo oriente: Cina, Corea, Giappone

Ambiente:

Nei luoghi d’origine vive in boschi collinari e montani di latifoglie, in clima temperato e su suolo fresco e umido, ricco di sostanze organiche. Predilige ambienti a clima mite, con estati poco calde e inverni non eccessivamente freddi, tollera le basse temperature, anche prolungate, a patto che non siano inferiori a -15°C.

Sempreverde o decidua:

decidua

Tossicità:

no

RICONOSCIMENTO VEGETALE

Altezza:

2 – 6 m (raramente più alti)

Larghezza (estensione):

2,5 – 5 m

Portamento:

arboreo eretto, irregolare o arbustivo

Foglia:

palmate di forma tondeggiante con numerosi lobi, di solito sono 11 ma possono essere anche 7 o 13 su uno stesso individuo, e profondamente incise quasi fino all’attaccatura del picciolo. Questa forma così particolare ricorda quella di una felce. Di colore variabile a seconda della specie, in autunno cambia colore divenendo dall’arancione al rosa al rosso, con i margini spesso più chiari.

Fiore:

Fiori ermafroditi o unisessuali maschili, molto piccoli, riuniti in corimbi eretti o penduli; hanno calice giallo-rosso composto da 5 petali, 5 sepali e stami gialli

Fioritura:

Aprile – Maggio

Frutto:

Disamare (samare doppie) della dimensione di 1,5-2 cm ciascuna, con brevi ali divergenti di circa 160°, lungamente peduncolate e contenenti un seme tondeggiante di 5-8 mm

Tronco:

fusto snello, sinuoso, color grigio-bruno a seconda delle varietà

Proprietà:

puramente ornamentale

Profumo:

no

NECESSITÀ

Manutenzione:

bassa

Esposizione alla luce:

mezz’ombra, ombra luminosa

Tipo di suolo:

Umido, argilloso, sabbioso, leggermente acido, ricco di sostanza organica, medio impasto

Acidità del suolo:

pH 5,8 – 6

Area climatica italiana:

Coltivato in quasi tutta Italia, predilige tuttavia regioni a clima più rigido quindi montano.

Bisogno di acqua:

ama l’umidità ma non il ristagno idrico. Quindi le innaffiature devono essere frequenti ma in modo lento e non aggressivo.

Propagazione:

moltiplica per semi durante l’autunno-inverno, poiché necessitano di raffreddare prima di germogliare. Anche per talee in primavera.

Potatura:

un’eccessiva potatura ne comprometterebbe la forma naturale. La soluzione è limitarsi ad un taglio ridotto ed a rimuovere i rami morti, senza andare oltre. Inoltre di tanto in tanto dobbiamo verificare se i rami vanno a coprire il tronco; in questo caso possiamo tagliarli senza problemi.

Malattie:

afidi, malattie fungine, in particolare oidio e ruggine. Se la pianta è ancora giovane è necessario intervenire tempestivamente con solfato di rame (verderame) ma se la pianta è già adulta difficilmente verrà attaccata da parassiti.

PARTICOLARITÀ

Con l’Acer palmatum è tra gli aceri giapponesi più utilizzati in Italia.

In Giappone, il nome comune dell’albero di acero è “momiji”. Ci sono due possibili significati associati a questo termine. Il primo è “mani del bambino” e il secondo è “diventa foglie cremisi”, secondo il sito Web di Arbor Day. L’attributo specifico latino japonicum si riferisce alla zona geografica d’origine della specie.

La corretta quantità di acqua e la luce solare sono cruciali per lo sviluppo di questo albero.

È importante assicurarsi che il terreno rimanga umido ma non bagnato e che l’albero ottenga la luce solare del mattino e della sera per raggiungere il suo pieno potenziale.

Proteggi l’acero giapponese dal caldo sole pomeridiano e dai venti forti, che danneggeranno o addirittura bruceranno le bellissime foglie rosse o verdi. Le condizioni umide sono la perfetta zona di comfort di quest’albero.

Annotazioni

piante decidue rustiche perché tollerano bene il gelo, ma possono soffrire per le gelate tardive e devono essere riparate dai venti freddi. Prediligono l’aria umida ed è bene evitare il sole diretto in estate. Sono esigenti riguardo al terreno, che deve essere fresco, ben drenato ma capace di trattenere l’umidità, fertile e a pH acido (mal tollerano il suolo basico). Crescono bene in posizione parzialmente ombreggiata, dove i raggi del sole non colpiscono mai le foglie nelle ore in cui sono più forti.

Pianta utilizzata nel nostro Paese a fini ornamentali per ottenere particolari effetti estetici-cromatici e decorativi. Specie molto utilizzata in Giappone come bonsai

Esistono diverse cultivar, tutte sono caratterizzate da una brillante colorazione delle foglie che d’autunno mostrano il meglio di sé.

In cucina:

non viene utilizzata.

Se volete acquistare una buona pianta rivolgetevi ad un vivaio specializzato. In provincia di Monza e Brianza c’è Aceri di Omate

Il consiglio del mondo del giardino

Ogni acero giapponese cresce con la sua forma, spesso storta e tutta da un lato, ma questo è il suo bello. L’acero ha carattere e non si merita di averlo se non si rispetta questa sua caratteristica, quindi se lo prendete sperando che vada dove volete dovreste scegliere un’altra pianta.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Kanenori per la copertina social, Julit per la copertina, ed in ordine di inserimento Leopictures, TiNo Heusinger, Annette Meyer, viforsa.es, Ilona Ilyés, Zdeněk Chalupský, Didier MOSIN e di nuovo Julita per l’immagine di chiusura.

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