INDIVIDUAZIONE
Nome scientifico:
Fraxinus excelsior
Nome comune italiano:
Frassino maggiore o frassino comune, Noce selvatica, Oga, Juorno, Fersena, Muddia sarvaggia.
Famiglia:
Oleaceae
Provenienza:
Europa, Turchia e Caucaso
Ambiente:
Regioni temperate e subtropicali dell’emisfero settentrionale, ma anche tropicali come il Messico, Cuba, Giava e le Filippine
Sempreverde o decidua:
deciduo
Tossicità:
no
RICONOSCIMENTO VEGETALE
Altezza:
da 8 a 20m, può raggiungere eccezionalmente i 40 m
Larghezza (estensione):
fino 15 m
Portamento:
albero di grandi dimensioni, slanciato e maestoso
Foglia:
grandi, caduche composte imparipennate formate da 4-7 paia di foglioline sessili opposte e minutamente seghettate di colore verde cupo e lucente sulla pagina superiore, più chiare su quella inferiore
Fiore:
ermafroditi, sono riuniti in infiorescenze ascellari a pannocchia e sono piccoli, di colore verdastro e compaiono prima delle foglie; sono privi di calice e di corolla con stami brevissimi sormontati da un’antera globosa di colore porpora scuro
Fioritura:
Marzo – Maggio
Frutto:
samare bislunghe a forma variabile con base arrotondata o troncata, con un unico seme, riunite in grappoli pendenti.
Tronco:
dritto e cilindrico con corteccia dapprima liscia e olivastra, successivamente grigio-brunastra e screpolata longitudinalmente
Proprietà:
albero con proprietà medicinali e officinali. Le foglie essiccate, la corteccia ed i suoi semi contengono sostanze con proprietà febbrifughe, (dovute alla presenza di un glucoside, la frassina) ed astringenti, ma anche toniche, lassative e sudorifere. Nella medicina popolare vengono utilizzate le foglie come leggero diuretico, in caso di reumatismi e gotta. Dalla linfa che fuoriesce dalle ferite si estrae la manna, una sostanza utilizzata anche come dolcificante dalle proprietà lassative indicata per bambini, anziani e diabetici. Se ne prepara una tisana “buona a tutto” utilizzata dai più grandi fitoterapeuti in virtù delle numerose proprietà salutistiche (Chiereghin).
Per approfondimenti andate a questo link: erbeofficinali.org
Profumo:
no
NECESSITÀ
Manutenzione:
Medie esigenze di manutenzione: necessita elevati quantitativi irrigui ed una continua e tempestiva lotta ai parassiti fino all’affrancamento. La corteccia sottile è facilmente danneggiata da atti vandalici o impatti meccanici – tipo i tagliaerba a motore.
Esposizione alla luce:
pieno sole, ma abbastanza tollerante l’ombra nella fase giovanile
Tipo di suolo:
Adattabile: Argilla, Sabbia, Terriccio, Gesso, Terreno sabbioso. Preferisce terreno profondo e fresco, non arido
Acidità del suolo:
Adattabile pH 5.0 – 8.5 Moderatamente acido, Leggermente acido, Neutro, Alcalino
Area climatica italiana:
Specie presente in tutta Italia, specialmente al Nord, fino a circa 1.200 m di quota. È presente nei boschi freschi di forra anche nell’Italia centrale e in quella meridionale
Bisogno di acqua:
Si devono irrigare gli esemplari giovani mentre per le piante adulte normalmente non è necessario intervenire, invece, quando ci sono periodi di prolungata siccità può essere necessario.
Propagazione:
per seme
Potatura:
raramente necessaria, solo in caso di esemplari giovani per correggere eventuali biforcazioni, e quindi per ottenere un unico tronco.
Malattie:
Cantaride, Ciono, Ilesino, Tentredine, Carie del legno, Marciume delle piantine, Oidio o Mal bianco e la nuova specie fungina Chalara fraxinea di cui alleghiamo un pdf di approfondimento.
PARTICOLARITÀ
il nome Fraxinus ha un’origine incerta. Infatti secondo alcuni deriva dal latino “frango” che significa piegare in relazione all’elevata flessibilità del suo legno. Secondo altri deriva invece dal greco “fraxis” che significa separazione, perché è una pianta che si piantava come segnale di confine di proprietà. Il Mattioli disse di questa pianta che era tanto ostile “che mai si ritrovò serpente che gli andasse incontro”. Excelsior fa riferimento all’imponenza della pianta, che raggiunge anche i 40 metri di altezza.
Annotazioni
Le specie di questo gruppo hanno generalmente una crescita rapida, riuscendo a sopravvivere in condizioni ambientali difficili come zone inquinate, con salsedine o forti venti, resistendo bene anche alle basse o elevate temperature.
Nei paesi nordici, il Frassino maggiore veniva adorato come pianta sacra, Odino il più grande degli dei nordici con il legno di Frassino creò il primo uomo sulla terra. Bruciare legna di Frassino era convinzione comune, che allontanasse gli spiriti maligni. Nelle regioni del nord Europa ha valenza mitica; attirò l’attenzione soprattutto per il suo legno, da cui si ottenevano armi eccellenti, e per il fogliame, usato come foraggio. I greci e i Romani distinguevano già bene le due specie, l’una di terra e l’altra di roccia, dal legno più compatto. Ippocrate (V sec. a.C.) e Teofrasto (I sec. d.C.), ne raccomandavano le foglie come diuretico, lassativo e antireumatico. Santa Ildegarda, lo raccomandava come antigottoso. E’ oggetto di diverse tradizioni popolari: in genere si usa il suo legno per la costruzione dei bastoni da passeggio, perché lo si ritiene in grado di allontanare i serpenti; un’altra leggenda sostiene che per festeggiare la nascita di un bambino si debba piantare un frassino a lui dedicato e da grande avrà una vita onesta e un fisico sano e robusto.
Nei rapporti con i funghi, è partner preferenziale micorrizico delle morchelle in generale.
Possono essere usati come esemplari unici, oppure, per creare boschi, per alberature di viali, come schermi frangivento e per il consolidamento di pendici. È una pianta molto apprezzata per l’andamento della sua forma, che è molto regolare e gradevole; inoltre, la colorazione gialla della chioma in autunno lo rende apprezzabile anche da un punto di vista cromatico.
In cucina:
Germogli: in insalate, foglie: in infusi come bevanda
Il consiglio del mondo del giardino
Pur essendo un albero di prima grandezza non ha una chioma molto fitta ed è quindi utilizzabile, in un grande appezzamento, sullo sfondo per coprire qualcosa senza precludere completamente la vista.
Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!
BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com
Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Ramon Perucho per la foto per i social e WikimediaImages per la copertina e di seguito WikimediaImages, Hans, Manfred Richter, Rupert Kittinger, Wyxina Tresse, actaplantarum.org, zinipiante.it, universoalpino.com e unalberoalgiorno.blog per la foto di chiusura.