Allegorie e Meraviglie nei Giardini d’Oriente di Paola Maresca

Allegorie e Meraviglie nei Giardini d’Oriente di Paola MarescaAmo sempre leggere dei giardini d’Oriente.

Sarà una deformazione professionale, ma imparare qualcosa di nuovo sui giardini o leggere anche solo nuove considerazioni su argomenti conosciuti mi ispira per un sacco di nuove azioni.

Questo libro è stato ed è una fonte di stupefacenti sogni ad occhi aperti. Scritto magnificamente in un italiano fluido ed evocativo accompagna in un excursus storico emozionante.

Giardini d’Oriente come arabi, siriani, egiziani, persiani, indiani, cinesi e giapponesi, le allegorie, le credenze, la filosofia che sta dietro ai progetti dei più bei giardini raccontati da viaggiatori come Marco Polo con IL MILIONE, Bonaparte con DESCRIZIONE DELL’ANTICO EGITTO o il team di Ebers, Lefévre, Gregorius, Delattre ecc con LE MERAVIGLIE DELLE CIVILTA’ DEL PASSATO.

Viene voglia di studiare gli automi, riprodurli e, se possibile, visitarne i superstiti inseriti nei giardini di tutta Europa da libri persi nel tempo magari ricercandone i progetti.

Il Mondo del Giardino consiglia: una visita da non perdere

A questo proposito esco dalla disquisizione del libro per consigliare la visita alla Villa Borromeo Visconti Litta a Lainate (MI) nella quale sono stati rimessi in funzione tutti i giochi e gli scherzi d’acqua originari – con metodi moderni – ma potendo risalire ai disegni delle semovenze progettate all’epoca.

Leggere questo libro è anche difficile perché si incorre continuamente in argomenti che si desidera approfondire

Il libro infatti è ricco di spunti che, benché montati in un lineare e piacevole discorso, ti conducono di volta in volta su percorsi conoscitivi di cultura, ma anche di sé stessi che non si possono non seguire.

Si desidera cercare le planimetrie di Kew Gardens – di cui parleremo nell’articolo “Kew Gardens: I Disegni” – come anche leggere il “De Triplici Vita” di Marsilio Ficino che poco c’entra con i giardini, ma molto con la magia. Oppure ritrovare il nome scientifico del Sicomoro – Ficus sycomorus pianta con cui si costruivano i sarcofagi – considerato magico e sacro.

In questo libro vi è una grande capacità di raccontare enormi argomenti solo citandoli. Non potrete conoscere tutti gli argomenti dalla radice alla punta, ma avrete gli strumenti per accedervi e inserirli nel contesto più completo della storia.

La scrittrice infatti riesce a volare leggera tra le vicende di scrittori, storici, viaggiatori, re e progettisti senza mai perdere il filo della propria narrazione e senza appesantire le pagine.

Non ci si accorge di aver già finito il libro che si desidera ricominciarlo per approfondire nuovi percorsi e vi assicuro che capita.

Solo fino ad ora che ho scritto questo articolo ho acquistato “Le Meraviglie delle Civiltà del Passato” e “Descrizione dell’Egitto – Pubblicata per ordine di Napoleone Bonaparte” per andare a leggere alla fonte le parti citate e magari nuove descrizioni di giardini non riportate nel libro. Avanti così dovrò fare seriamente spazio in una libreria già sofferente.

Quando leggi dei giardini egiziani vorresti ritrovarne le planimetrie per memorizzarne filosofia e processi creativi oltre che trucchi, magari non rilevati in precedenza.

Questo libro mi ha permesso inoltre di scoprire che un giardino egiziano, riprodotto da me a mezzo punto tanti anni fa, fosse in realtà un giardino funerario…eh vabbè.

Quando, leggendo dei giardini costruiti durante la dominazione ottomana, scopri che due sono ancora esistenti e visitabili cominci a ragionare su come andarci.

Ogni capitolo inoltre riporta immagini, in bianco e nero, di giardini orientali riferiti nel testo permettendo quindi di visualizzare i racconti descritti e dando un’idea di cosa si volesse dire, ma anche permettervi di approfondire in modo più consapevole su internet l’argomento ritenuto più interessante.

Proprio leggendo e guardando le immagini del libro ho approfondito anche io qualche (molti) argomenti sul web e le immagini che inserisco qui sono qualche piccolo approfondimento del quale sicuramente scriveremo in futuro altri articoli.

Comincio a darvi un’idea di che avventura è leggere questo libro?

Non è una lettura: è un’esperienza.

Forse con questo libro non si decideranno modifiche nel nostro giardino, ma la nostra visione ampliata dei giardini d’oriente ammanterà le nostre idee di sogno estatico.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

 

Si ringraziano per le fonti delle immagini: Sigvard Strandh in “the history of the Machine” per il disegno del progetto di Uccelli cantanti automi; la rct.uk per la stampa della House of Confucio ai Kew Gardens; collectorsweekly.com per l’automa della Fontana del Pavone e della Banda robotica e thisisversaillesmadame.blogspot.com per le immagini del Trianon de Porcelaine e della relativa camera di Diana.