Camellia japonica

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INDIVIDUAZIONE della Camellia japonica

Nome scientifico:

Camellia japonica

Nome comune italiano:

Camelia giapponese o da fiore

Famiglia:

Theaceae

Provenienza:

originarie dell’Asia, ed in particolare di Cina, Giappone e Korea

Ambiente:

è una pianta subtropicale e ama quindi estati piovose e inverni asciutti, tuttavia resiste al freddo, sino a -15 °C. Teme invece i venti freddi.

Sempreverde o decidua:

Sempreverde.

Tossicità:

no

RICONOSCIMENTO VEGETALE della Camellia japonica

Altezza:

2 – 3 m.

Larghezza (estensione):

2 – 3 m.

Portamento:

eretto espanso, con rami leggermente arcuati in presenza dei pesanti fiori.

Foglia:

persistenti e ovali di colore verde cupo lucente

Fiore:

fiori dai colori nelle varie sfumature dal Bianco al rosso cupo, Rosa, Rosso, Violetto, Fucsia, Rosso carminio, Verde, Bianco crema, Viola, Bicolore, Screziato e grandi corolle a forma di rosa aperta e appiattita che, quando appassiscono, cadono a terra in un blocco unico e non sfiorendo petalo per petalo.

Fioritura:

da marzo ad maggio

Frutto:

capsula verde-marrone.

Tronco:

liscio bruno grigiastro

Proprietà:

utilizzo esclusivamente a scopo ornamentale

Profumo:

si

NECESSITÀ

Manutenzione:

medio/bassa soprattutto per la gestione dei fiori (vedi malattie). Concimare con concime per acidofile.

Esposizione alla luce:

preferisce la mezz’ombra ma tollera anche il sole dipendendo dalle temperature nelle 24 ore.

Tipo di suolo:

fresco, umido e acido. Tollera poco il terreno neutro.

Acidità del suolo:

pH 6 / 6.5

Area climatica italiana:

La camelia da fiore è stata introdotta per la prima volta alla fine del XVIII secolo nella Reggia di Caserta diffusa nella zona dei laghi prealpini sul lago maggiore. In Piemonte, dove si trovano numerosi boschetti utilizzati per la raccolta dei fiori in boccio, e nell’Italia centro-meridionale e insulare, in particolare in Toscana nella zona intorno al comune di Capannori (LU), i cui terreni naturalmente acidi hanno favorito la coltivazione fin dal XVIII secolo e dove si svolge ogni primavera la manifestazione “Antiche camelie della Lucchesia”

Bisogno di acqua:

medio. Come sempre richiede una maggior annaffiatura appena messa a dimora e in un clima temperato bastano le piogge. Sopporta qualche giorno di siccità. In inverno diminuire ma non sospendere le annaffiature perché sempreverde.

Propagazione:

per seme e per talea

Malattie:

afidi, cocciniglie, oidio, muffa grigia e ruggine.

Rimuovere prontamente i fiori marciti per evitare che divengano veicolo di malattie fungine, che si sviluppano facilmente sui tessuti in marcescenza.

Potatura:

non necessita di potatura. Intervenire, finita la fioritura, solo per rami morti o danneggiati o se si deve armonizzare la forma della pianta.

PARTICOLARITÀ

La Camellia sasanqua fiorisce in inverno ed ha fiori di dimensioni inferiori a quelli della japonica. La Camellia hiemalis fiorisce anch’essa in inverno ed ha fiori più grandi e appariscenti. La Camellia sinensis è quella con cui si fa il tè.

Annotazioni:

Se non avete un terreno acido ma volete coltivare acidofile dovrete essere perseveranti nel mantenere il terremo acido. Per acidificare il terreno ci sono molti modi, partendo dal piantare conifere (i cui aghi di solito acidificano il terreno) o raccogliere gli aghi dai vicini o, ancora, buttare spesso il concime azzurrante x ortensie che contiene ferro.

Se decidete di tenere una camelia in vaso decidete le due posizioni: estiva e invernale ma comunque fuori. Quella estiva sarà in una posizione in mezz’ombra (metà giornata di sole e metà d’ombra) mentre in inverno servirebbe un po’ più di sole. Tenere il sottovaso asciutto e circondate di cartone se fa molto freddo.

In cucina:

solitamente non usata anche se in internet si parla di petali in pastella e fritti.

Il consiglio del mondo del giardino

Una caratteristica di questa pianta è che il fiore non sfiorisce perdendo i petali, ma si stacca dalla pianta tutto intero. Se volete prolungarne la vita consigliamo la raccolta ed il posizionamento in bei piatti da centrotavola con un goccino di acqua sotto con dentro una monetina rossa ed un pezzettino di filo di rame.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: Si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Udo Reitter per la foto per i social, Igor Olimpov per la copertina e, in ordine di utilizzo, insil Lee, Mirko Stödter, Toshiharu Watanabe, Anna Armbrust, jacqueline macou, Annette Meyer, Mirko Stödter e hugh Song per la foto di chiusura.

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