Costruire un biolago in giardino: Scopriamo insieme cosa sono le biopiscine, quanto costano e come funzionano
Dopo aver parlato delle Piscine nel precedente articolo “La piscina in giardino” continuiamo il percorso di conoscenza delle possibilità sul mercato. In questo articolo infatti ci occuperemo delle biopiscine o biolaghi.
Cos’è un biolago? Come funziona una piscina biologica? Biolaghi, biopiscine ed ecopiscine sono la stessa cosa?
Il biolago è una vasca d’acqua che invece di essere depurata tramite soluzioni chimiche viene depurata da piante e getti d’acqua. Nel biolago una parte del progetto e della vasca è dedicato alle piante acquatiche che, producendo ossigeno e batteri buoni, distruggono i batteri cattivi e combattono la formazione delle alghe.
Esistono poi diversi gradi di biolago, da quello più simile ad una piscina nel quale si usano più metodi non chimici di purificazione dell’acqua rendendo la vasca molto simile ad una piscina e l’acqua molto trasparente, fino ad arrivare al biolago più simile ad un laghetto naturale dove viene usata solo la fitodepurazione, magari con getti d’acqua e cascatelle e dove l’acqua non è trasparente pur essendo pulita, passando per 4 tipologie diverse.
Per chiarezza di linguaggio specifichiamo che esistono molti modi di chiamare questi tipi di vasche: biopiscine, biolaghi ed ecopiscine. Può esserci qualche piccola differenza tra le une e le altre, ma per il fine del nostro articolo le considereremo un unico tipo e lo chiameremo biolago.
Cosa comporta la costruzione di un biolago: Gli aspetti legali di un biolago in giardino
Partiamo con il parlare degli aspetti legali. Per sapere se il biolago che avete in mente trasformerà la vostra abitazione in immobile signorile (di lusso) dovete parlare con il vostro comune. Ogni comune infatti ha le sue regole in merito ed è quindi inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
Le regole legali statali comunque sono, di base, le stesse citate nell’articolo “La piscina in giardino”.
Che differenza c’è tra piscina ed ecopiscina (biolago)?
Utilizzo, forma e posizione del biolago rispetto alla piscina tradizionale
Una piscina tradizionale è utilizzata solo in estate, e nel resto dell’anno magari viene coperta o svuotata. Invece un biolago rimane sempre funzionante ed è sempre bello in tutte le stagioni, quindi rimane un elemento decorativo del tuo giardino anche quando non lo utilizzi.
La piscina è un unico invaso di forma regolare o libera. Anche il biolago può essere di forma regolare o libera ma è sicuramente presente sia un’area per nuotare che una vasca con piante acquatiche.
Anche la posizione delle piante può essere variabile in base al gusto del padrone di casa. Le piante possono essere messe nella stessa vasca balneabile, oppure, in una vasca adiacente o anche distante vari metri da quella balneabile.
Depurazione, fitodepurazione e manutenzione di biolaghi rispetto alle piscine classiche
Nella piscina, per depurare si usano cloro e acido isocianurico che devono essere sempre in un certo rapporto di quantità tra loro per far sì che l’acqua sia disinfettata ma non pericolosa. In un biolago invece l’acqua viene fitodepurata grazie alle piante acquatiche creando altresì un ecosistema naturale, anche dal punto di vista batteriologico.
Le piante acquatiche svolgono la funzione di fitodepurazione perché per la fotosintesi rilasciano ossigeno in acqua attraverso le foglie e le radici.
La differenza più importante è che rispetto alle normali piscine, quelle naturali hanno un giardino acquatico che è importante tenere in buono stato per far in modo che l’acqua venga depurata. Per questo è necessario curarle perché stiano in buona salute per evitare che muoiano.
Infine, anche se la manutenzione di una piscina naturale è una cosa molto semplice bisogna prendere in considerazione accorgimenti comuni anche alle piscine tradizionali: bisogna evitare che si accumulino le foglie in estate ed autunno e pulire il fondo dalla sporcizia.
Come viene costruito un biolago?
(secondo Luciani Biolaghi lucianibiolaghi.it)
Per prima cosa viene eseguito lo scavo. A seconda del tipo di terreno si interverrà in modo più o meno importante per ottenere un fondale omogeneo sul quale si poggerà il tessuto non tessuto ed un rivestimento impermeabile saldato in loco. Più questa fase è ben gestita più il lavoro sarà di successo. A monte della costruzione c’è ovviamente un’accurata progettazione che deve essere fatta da professionisti.
La vasca per le piante deve essere almeno il 30% della superficie della vasca balneabile (dipendendo dalle temperature della zona di costruzione e dal numero di balneanti che utilizzeranno il biolago) e l’acqua di questa vasca deve poi raggiungere la vasca principale. Questo avviene tramite un sofisticato impianto con sistema a circuito chiuso.
Le piante che si utilizzano sono acquatiche, palustri e cosiddette di sponda. Se gestite nel modo corretto le piante potranno non essere cambiate per molti anni. Vengono solitamente messe a lato o a monte dell’area balneabile sfruttando l’eventuale pendenza con ruscelli e cascatelle. In questo modo l’acqua finisce nell’area balneabile, molto ossigenata, e torna nell’area di fitodepurazione tramite il sistema tecnico.
Ci sono diverse specie di piante che si possono utilizzare per questo tipo di piscina e solitamente vengono piantate a diverse profondità sfruttando le caratteristiche di ognuna in modo da rendere più efficiente il sistema di depurazione. Per questo motivo è fondamentale affidarsi ai consigli tecnici di esperti qualificati.
In inverno le piante vanno in riposo vegetativo. Il biolago però si può lasciare aperto perché vive da solo. Il laghetto può gelare o essere ricoperto di neve e sarà comunque un belvedere.
Come funziona la fitodepurazione del biolago?
(secondo astralpool.it)
Grazie alle piante acquatiche si formano colonie di batteri benefici che sono i responsabili della fitodepurazione.
Nel substrato in cui sono piantate si vanno quindi a formare dei batteri aerobi, cioè batteri che per svolgere le loro funzioni necessitano di ossigeno.
Questi batteri si chiamano nitrosomonas, nitrobacter e nitrospira, e sono quelli che vanno a degradare le sostanze inquinanti come fosfati e sostanze azotate in sostanze innocue e utilizzabili dalle piante come nutrimento.
Inoltre anche elementi inquinanti come metalli pesanti vengono assorbiti dalle piante acquatiche.
Che tipi di biolaghi è possibile costruire in giardino?
(secondo astralpool.it)
Pure natural: L’acqua di questa piscina naturale si presenta come in natura, quindi a tratti trasparente e a tratti torbida. Non vi sono costi energetici, o sono estremamente ridotti, e la manutenzione viene eseguita periodicamente (ad esempio sfoltendo le aree verdi dedicate alle piante e pulendo il fondo).
Natural: Molto simile al modello Pure nature, anche in questo caso la piscina è caratterizzata dalla presenza di piante. La differenza sostanziale, tuttavia, è la presenza di tecnologia che “aiuta” la filtrazione dell’acqua grazie all’uso di dei filtri a setaccio e unità UV-C che sono necessari per eliminare alghe, virus e batteri, garantendo un’acqua più limpida.
Clear: Anche il modello Clear offre un’esperienza di immersione nella natura, grazie alla presenza di piante e ad una fauna diversificata. in questo caso il sistema di filtrazione è più sofisticato rispetto al modello Natural. È, in pratica, richiesta una manutenzione regolare ma si ottiene un effetto naturale e l’acqua limpida.
Crystal clear: questo tipo di piscine viene definito naturali “Ibride”. La tecnologia di realizzazione della piscina e la tecnica di filtraggio sono le stesse del modello Clear, nel modello CRYSTAL CLEAR è presente anche la cartuccia filtrante per eliminare i fosfati, tra i principali nutrienti delle alghe di ogni piscina.
Biopool: Apparentemente sembra una piscina tradizionale, ma utilizza la tecnologia di filtraggio delle piscine naturali e di rimozione dei nutrienti (grazie all’uso di filtri per i fosfati). Inoltre, nelle piscine biopool viene installato nel locale tecnico il sistema di idrolisi/ionizzazione a basso consumo di sale.
Quanto costa fare un biopiscina o un biolago?
I costi costruzione non sono facili da definire perché ogni lavoro è un’avventura a sé.
Ci sono infatti molti fattori che Influiscono come il tipo di terreno – soprattutto – ad esempio se sabbioso perché richiede l’inserimento del cemento e questo è caro. Meglio comunque eseguire lo scavo a mano perché in questo modo sarà eseguito e preparato al meglio per la copertura.
In caso di scarpate si dovranno usare le stesse tecniche utilizzate nell’ingegneria naturalistica e anche questo ha un costo. Quindi le piante, i materiali impiegati e le finiture possono influire molto sul prezzo rendendo difficile dare delle stime.
Possiamo però dire che il costo chiavi in mano sarà almeno uguale se non superiore a quello di una piscina.
Il consiglio del mondo del giardino
Se decidete di fare un biolago nel vostro giardino e sono presenti gradini o discese all’interno dell’area balneabile, scegliete materiali di fondo antiscivolo così da non incorrere in incidenti fastidiosi.
Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!
BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com
Fonti delle immagini: si ringrazia gb.bio.top per l’immagine di copertina, salamandernaturgarten.ng, lucianibiolaghi.it per le immagini dei lavori fatti sottotitolate con il suo nome e per l’immagine dei social, swisstech e casavivagarda.com.