Liquidambar styraciflua

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Il Liquidambar styraciflua, noto come Storace americano, è un grande albero deciduo originario dell’America centro-orientale. Resistente e di bassa manutenzione, ha foglie pentalobate che in autunno assumono colori spettacolari. Produce una resina profumata, l’ambra liquida, usata in cosmetica e cucina. È presente in alcune regioni nord-orientali italiane ed è apprezzato per le sue proprietà antistress e decorative. Solitamente viene abbinato al Liriodentron tulipifera ed al Gingko biloba per la loro colorazione giallo intenso autunnale in gruppi da tre con le foglie gialle dietro.

 

INDIVIDUAZIONE del Liquidambar styraciflua

Nome scientifico:

Liquidambar styraciflua

Nome comune italiano:

Storace americano, Noce satinato

Famiglia:

Altingiaceae

Provenienza:

originaria dell’America centro-orientale, localizzata in particolar modo lungo le rive del Mississippi, con propaggini anche in America centrale, dove è tipica della foresta nebulosa.

Ambiente:

Albero di grandi dimensioni adatto per essere piantato in grandi giardini e in parchi pubblici. È molto resistente e richiede cure minime

Sempreverde o decidua:

decidua

Tossicità:

Non è tossica

RICONOSCIMENTO VEGETALE del Liquidambar styraciflua

Altezza:

25 – 35 m

Larghezza (estensione):

10-12 m

Portamento:

arboreo eretto, chioma densa ed espansa che dà alla pianta un aspetto colonnare largo

Foglia:

caduche, a fillotassi alterna (a differenza di quelle, opposte, degli aceri a cui assomigliano), lungamente picciolate di colore verde e forma per lo più pentalobata; divengono gialle, rosse e arancio in autunno.

Fiore:

unisessuali riuniti in infiorescenze maschili e femminili separate, la pianta è monoica. I fiori maschili sono privi di perianzio con molti stami, quelli femminili hanno solo il calice e ovario infero. I fiori femminili, riuniti in racemi penduli, e fiori maschili in racemi eretti, di colore bianco-verdastro, poco appariscenti.

Fioritura:

marzo – maggio

Frutto:

è una infruttescenza globosa legnosa, grande fino a 4 cm, che contiene diverse decine di capsule. Ogni capsula contiene 1 o 2 semi. L’infruttescenza, dapprima verde, diventa legnosa ed è spinescente per la persistenza degli stili

Tronco:

eretto, densamente ramificato, con chioma piramidale, che diventa arrotondata con il passare degli anni; la corteccia è grigio-marrone, profondamente fessurata e con escrescenze tuberose man mano che si invecchia.

Proprietà:

Indicata come antistress, poiché capace di disperdere rabbia, intolleranza e nervosismo. Ha effetti sedativi e rasserenanti, ma allo stesso tempo è uno stimolante del sistema nervoso centrale da usare per migliorare la memoria e trattare la depressione.

Profumo:

no

NECESSITÀ

Manutenzione:

bassa

Esposizione alla luce:

soleggiata, a diretto contatto con i raggi solari, ma può tollerare bene anche la posizione di mezz’ombra

Tipo di suolo:

Si adatta a qualsiasi terreno, pur preferendo terreni umidi, ricchi, sciolti e ben drenati, molto profondi. Vive bene nei terreni acidi, ma si adatta anche in terreni alcalini.

Acidità del suolo:

pH ideale è compreso tra 5,8 e 6,2

Area climatica italiana:

Presente solo in alcune regioni nord orientali quali Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna

Bisogno di acqua:

Pianta rustica che tollera sia periodi siccitosi che umidi. Non ha esigenze idriche particolari e si interviene solo se la pianta è ancora giovane e laddove le precipitazioni sono troppo scarse.

Propagazione:

seme o per talea; le talee si prelevano in primavera o all’inizio dell’autunno, e si fanno radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; i semi si prelevano in autunno e si conservano per alcune settimane in luogo umido e fresco, ad esempio in frigorifero in un sacchetto di plastica, prima di porli in terra, in contenitore.

Potatura:

La pianta non richiede interventi di potatura, se non quelli di crescita – eliminando i rami che vanno verso l’interno – e di routine per eliminare i rami secchi o danneggiati.

Malattie:

Generalmente resistente, non si segnalano su esemplari adulti patologie significative, anche se possono essere colpiti dalle larve minatrici e dagli afidi.

PARTICOLARITÀ

Liquidambar styraciflua: il genere, Liquidambar, è parola composta formata da un sostantivo latino liquidus ‘liquido’ e da uno arabo ambar ‘ambra’. La specie, styraciflua, significa albero da cui sgorga lo storace (balsamo usato in medicina e in profumeria). In entrambe le denominazioni è sottolineata la caratteristica di quest’essenza di secernere una sostanza resinosa profumata di colore ambrato.

Annotazioni

Dalla pianta si estrae una resina profumata, dall’aroma di incenso, l’ambra liquida (da cui il nome spagnolo Liquidambar) chiamata anche storace, dall’aspetto di torba di colore verde/marrone, da non confondere con quella di colore nero del Liquidambar orientalis. Tale resina, morbida al tatto, può essere posta su carboncini ardenti. Il fumo che si forma è bianco e profumato e una volta dissolto si continua a percepirne per ore la fragranza. L’ambra liquida viene usata nell’industria cosmetica per fissare i profumi, nelle industrie conciarie e un tempo usata come gomma da masticare.

In inverno

Particolare anche il suo aspetto nei mesi invernali, sia per l’aspetto rugoso di rami e rametti suberificati (che ricordano il sughero) sia per la presenza dei frutti penduli che decorano la struttura e il profilo dell’albero durante tutto il periodo freddo.

In cucina:

Le sue foglie vengono utilizzate in cucina per dare sapore alle pietanze

Il consiglio del mondo del giardino

Otterrete il massimo dal Liquidambar styraciflua se la abbinerete al Liriodendron tulipifera ed al Gingko biloba per la loro colorazione giallo intenso autunnale, posizionandoli a debita distanza in gruppi da tre con le foglie gialle dietro.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Marc Pascual, Annette Meyer, spiritudraconis, BARBARA808 e Denis Doukhan. Si ringraziano inoltre visitlevicoterme.it, treesandshrubsonline.org, Etsy, actaplantarum.org, it.wikipedia.org, gdc-bollate.it, lerosedifirenze.it, promessedefleurs.it, unalberoalgiorno.blog e viverosescalante.com.

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