Maestri del Paesaggio – Fondazione Carpi

Fondazione Carpi: La riqualificazione del Parco Santacroce

Il 14 Settembre, nella bellissima Sala dei Giuristi al Palazzo della Ragione di Bergamo Alta si è parlato di Fondazione Carpi e la riqualifica di Parco Santacroce

La Sig.ra Zaffignani, scrittrice e madrina del birtgarden e giardino naturale, e la Sig.ra Elisabetta Pozzetti, Paesaggista e caporedattrice di Villegiardini, hanno presentato la Fondazione Carpi e la trasformazione del Parco Santacroce da verde peri-cittadino a Parco cittadino.

La presentazione è stata possibile grazie al volere di Arketipos e di tutta l’organizzazione di Maestri del Paesaggio 2022.

26 ettari di polmone verde acquistati dalla fondazione cassa di risparmio di Carpi a sud-ovest di Carpi vicino al centro, ma anche al casello dell’autostrada.

 

 

Fondazione Carpi: Obiettivi della trasformazione del Parco Santacroce

Nel 2019 si è deciso di riqualificare il Parco. Si partiva da un patrimonio vegetale già importante: 3000 piante.

Il Parco Santacroce era assegnato al Presidente della fondazione ed era ad uso agricolo. Con questa riqualificazione si è voluta amplificare la vocazione sociale del verde.

 

Primo obiettivo della riqualificazione del Parco Santacroce: Sostenibilità economica

La prima cosa importante che si è dovuta fare è far tornare i conti: senza questo step non è purtroppo possibile fare alcun che.

La sostenibilità economica a servizio degli spazi ricreativi.

 

Secondo obiettivo della riqualificazione del Parco Santacroce: Incentivare la piantumazione

Il secondo obbiettivo è stato incentivare le piantumazioni portandole da 3000 a 10.000 anche con essenze di dimensioni importanti.

Per rispettare i budget hanno utilizzato il volontariato ed hanno realizzato un super-condominio del volontariato a Carpi, un edificio messo a disposizione del comune dove sono state riunite tutte le associazioni che così hanno potuto anche beneficiare di interazioni utili a tutti loro unendo intenti e forze. Questa iniziativa ha contribuito alla creazione del Parco.

La volontà è quella di ripristinare la foresta planiziale già esistente in quella zona.

Gli alberi da frutto utilizzati sono quelli dimenticati. Hanno infatti trovato un’azienda che li coltivava e li hanno scelti per “coltivare” la memoria oltre alla pianta. Non necessitano trattamenti ed hanno frutti molto buoni. 70 piante per il Forgotten Food.

Anche l’orto, quando inserito, seguirà questi principi. Verranno coinvolti giovani ed anziani per la sua creazione.

Sono questi gli argomenti che creano un filo conduttore con la manifestazione dei Maestri del Paesaggio che si sta svolgendo.

La Sig.ra Zaffignani si occupa dell’interazione tra suolo, piante e clima. Ci parla di un viale dei platani ed uno dei tigli già esistenti da preservare.

 

I focus della riqualificazione del Parco Santacroce

Il Parco avrà 5 focus: il bosco, l’acqua, la siepe mista autoctona ed il frutteto.

Il Bosco sarà un esempio di bosco planiziale, come già accennato con la presenza della Farnia – la quercia per eccellenza!

La siepe mista alberata sarà formata da biancospino, rosa canina, nocciolo, lantana, ligustro, maggiociondolo, prugnolo, corniolo ecc.

A questo proposito potete approfondire l’argomento con questo video https://youtu.be/WGFUpuYHakY  e sul sito iscapeproject.eu

 

Parco Santacroce Carpi: Scelte ecologiche

I collegamenti inseriti qui sopra, vi daranno informazioni sugli studi eseguiti in Europa sulle siepi che assorbono l’inquinamento.

Le siepi di cui si parla sono a bordo delle coltivazioni e rappresentano un corridoio ecologico per gli animali che così riescono a spostarsi.

Le siepi devono essere formate da essenze alte, ma anche basse.

Questo tipo di composizione è un riparo per la nidificazione (ad esempio il Prunus spinosa) e cibo, con le bacche autunnali. I fiori in primavera invece, servono agli insetti e gli insetti sono cibo per gli uccelli e gli altri animali.

Inoltre, sono stati preservati dei fossetti naturali che raccolgono l’acqua e nei quali abbiamo visto insediarsi autonomamente delle piante acquatiche.

Anche il prato è ricco di vita! la scelta progettuale è stata di non sfalciarli tutti, ma solo i camminamenti per permettere ai bambini in primavera di godere dell’erba alta e dei prati fioriti.

Abbiamo individuato un’azienda italiana che ha preparato e studiato degli appositi miscugli di semi italiani sia per le zone di pieno sole che per quelle più ombreggiate dalle chiome delle alberature. La nuova area a prato fiorito, che si estende su una superficie di oltre 15.000 metri quadrati, è stata seminata nel mese di marzo 2022. La completa fioritura del prato, essendo composto da specie annuali e specie perenni, si avrà non prima di due-tre anni, tempo minimo necessario alla formazione di un prato fiorito di specie selvatiche.

La Sig.ra Rita Baraldi del CSR di Bologna ci spiegherà ora quali sono i Potenziali di Mitigazione di questa operazione Parco SantaCroce.

 

Parco Santacroce Carpi: I potenziali di mitigazione

Il primo potenziale è l’assorbimento di CO2, il secondo è l’assorbimento e cattura degli inquinanti atmosferici

L’anidride carbonica continua ad aumentare ed è un gas serra corresponsabile dell’aumento della temperatura.

L’Europa veste la maglia nera nel miglioramento rispetto al 2009.

La pianura padana viene definita una camera a gas. Perché? Perché è chiusa tra montagne e un mare che però è chiuso.

Anche gli studi medici si sono interessati del bene del verde nella salute pubblica per le malattie cardiovascolari.

A New York i Community Garden (nati da loro negli anni ’70) hanno dato una riduzione degli aborti significativa.

In un ambito di sinergia con il mondo naturale le piante tagliate che ributtano vanno agevolate.

 

Il progetto della riqualificazione del Parco Santacroce Carpi

Ma chi ha effettivamente eseguito i disegni esecutivi del progetto e seguito i lavori di costruzione?

Si è occupato dei disegni esecutivi e della direzione dei lavori lo Studio Rocco Giardini di Brescia, specializzato nella progettazione paesaggistica di spazi verdi privati e ad uso collettivo da molto tempo.

Lasciamo, ringraziandoli, che sia la Rocco Srl stessa a parlarci del loro fondamentale contributo al lavoro:

Partendo da un progetto di massima, realizzato da Vivai Mati in collaborazione con la Dott.ssa Zaffignani ed approvato dalla Fondazione CRC, il nostro Studio si è occupato di renderlo esecutivo.

Per fare questo, dopo diversi sopralluoghi e rilievi fotografici è stato necessario uno studio approfondito dei flussi e del posizionamento delle varie strutture previste all’interno del Parco quali chioschi, teatro di verzura, orto-frutteto ed aree didattiche, aree di parcheggio, il tutto nel rispetto delle alberature esistenti già ben sviluppate.

Il progetto esecutivo è nato da una sinergia di professionisti, paesaggisti, agronomi, architetti, scenografi ed ingegneri del nostro staff che oltre alla progettazione del verde hanno seguito la parte impiantistica, dall’irrigazione ed illuminazione allo studio dei materiali per le pavimentazioni naturali e drenanti, entrando in un livello di dettaglio molto accurato.

In fase progettuale sono stati adottati alcuni accorgimenti per preservare e promuovere la biodiversità, quali l’inserimento di aree umide ai lati del canale irriguo ed il mantenimento di ampi spazi a prato rustico fiorito non sfalciate.

 

La realizzazione dei lavori di riqualificazione del Parco

La prima fase realizzativa del Parco Santacroce, in attesa della conclusione dell’iter autorizzativo per il cambio di destinazione d’uso del terreno, si è concentrata sulla messa a dimora di piante ed arbusti.

Per questo primo step di lavoro abbiamo scelto accuratamente le piante in vivaio, utilizzando solo alberature in vaso e di specie autoctone.

Durante le fasi di cantiere, con la collaborazione di topografi specializzati, abbiamo tracciato sul campo tutto il progetto esecutivo realizzato, dai percorsi al posizionamento delle strutture e delle piante principali.

In seguito abbiamo seguito tutte le fasi della messa a dimora; per ogni area di intervento sono state valutate in fase di scavo le caratteristiche del terreno e gli eventuali accorgimenti per migliorare il sito d’impianto, al fine di assicurare alle piante le condizioni di vita ottimali. I nostri tecnici si sono occupati anche della rilevazione dei dati biometrici di ogni singola pianta, poi raccolti in un database fornito al CNR per gli studi sull’assorbimento dell’anidride carbonica.

IL CONSIGLIO DEL MONDODELGIARDINO

Se desiderate approfondire il discorso dei Community Garden trovate molto materiale in rete e potete informarvi dal vostro Comune su quali sono le sue politiche in merito e (perché no) i professionisti del verde potrebbero anche proporre al Comune delle soluzioni.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: la prima foto è presa da google maps; la planimetria del parco dall’alto è presa da modenatoday.it; le immagini del progetto sono prese da temponews.it;