Chi è il paesaggista?

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Tutto quello che c’è da sapere sul Paesaggista

Ce lo siamo chiesti un mucchio di volte oppure non lo abbiamo mai sentito nominare ma nel Mondo del Giardino questa figura professionale è molto importante.

Perché devo chiamare un Paesaggista e quando il giardiniere? Cosa fa il Paesaggista? Come si diventa Paesaggista? In cosa consiste il suo lavoro? Cosa bisogna sapere per essere un bravo Paesaggista? Che differenza c’è tra giardiniere e paesaggista? Quando mi serve uno e quando l’altro e quando posso fare da solo?

 

Chi è il Paesaggista? e come si diventa Paesaggista?

Esistono due tipologie di paesaggista riconosciute: il Paesaggista, che ha fatto la scuola di paesaggismo in Italia – a Milano, a Torino, a Genova, a Firenze o a Palermo – e l’Architetto Paesaggista che si specializza in Paesaggistica dopo la laurea in architettura.

Ci sono, in verità, moltissimi altri modi di diventare Paesaggista e di alcuni parleremo più avanti: una laurea in botanica, un’esperienza decennale come giardiniere, agronomo o agricoltore.

Non è detto che un bravo paesaggista lo sia perché ha fatto la scuola di Paesaggismo e non si esclude – anzi si plaude – chi sia riuscito a reinventarsi seguendo le strade della vita, ma in questo contesto desideriamo segnalare le strade ‘istituzionali’ per divenirlo.

 

Quali sono le differenze tra un Architetto e un Paesaggista?

Sostanzialmente il secondo si occupa di materiale vivo e questo comporta, la conoscenza dei terreni, dei climi e quindi delle condizioni atmosferiche.

Il paesaggista conosce molte delle piante con cui lavora – quanto crescono, che terreno vogliono, quanta acqua hanno bisogno, in che forma si sviluppano, che tipo di manutenzione prevedono, ecc. – e se non le conosce sa come reperire le informazioni che servono per fare in modo che la pianta dia il meglio di sé nella situazione in cui viene inserita.

L’architetto, in genere, ha un approccio più estetico alla questione: sceglie una pianta perché ha la dimensione ed i colori che desidera in quel luogo. Solitamente – ma non sempre – sottovaluta tutti gli altri aspetti.

Ci sono tanti ambiti e tante differenti scale spaziali che un paesaggista si trova ad affrontare.

Questo professionista infatti è in grado di ottimizzare e abbellire un semplice terrazzo, magari privato, con piante in vaso, strutture di mitigazione del sole – fisse o mobili, pavimentazioni – fisse o flottanti – e arredo da esterni.

Un lavoro molto più complesso svolto da un paesaggista può essere la creazione o riqualificazione di uno spazio pubblico all’aperto – vedi l’articolo “BAM: Il parco degli eventi” – o la progettazione di un terrazzo aziendale dove non è possibile inserire essenze vive.

 

Alcuni grandi Paesaggisti del passato, moderni e contemporanei

Per divertirci e ispirarci parleremo di qualche meraviglioso grande progetto, ma poi scopriremo che si possono portare tali idee anche nel piccolo di un giardino privato.

Prima i giganti del nostro passato prossimo, poi quelli moderni ed infine i contemporanei.

È difficile decidere da dove partire per parlare dei paesaggisti famosi perché ogni volta che ne individui uno ti rendi conto che senza il riferimento precedente non lo puoi descrivere e non si può parlare di tutti.

Scelgo quindi di parlare di alcuni, forse coloro che più hanno segnato la mia preparazione specificando che ci sarà modo e luogo di parlare anche di tutti gli altri.

 

Un gigante della progettazione del verde è sicuramente il Sig. Roberto Burle Marx, brasiliano. Nasce botanico e diventa uno degli architetti paesaggisti più visionari ed apprezzati nel mondo e creando un approccio al progetto che prima non esisteva.

Ha progettato così tanti luoghi fantastici che non posso che invitarvi ad approfondirlo su internet perché un articolo non basta. Vi colpirà l’armonia delle sue creazioni.

 

Un altro vate del paesaggismo è lo spagnolo Fernando Caruncho. Come altri ha scoperto la passione per la progettazione del paesaggio studiando architettura ed è un connubio che porta in tutti i suoi progetti essendo convinto che l’architettura costituisca un’unità completa con il giardino.

Geometria, angoli retti e ambiente mediterraneo si ritrovano in molti dei suoi 150 progetti. Una poesia mediterranea!

 

Martha Schwartz, paesaggista americana partita da una laurea in Belle Arti proseguita con la scuola di Design, ha prodotto giardini vivi come la Jacob Javits Plaza a New York o The Citadel City of Commerce in California e riuscitissimi esempi di giardini artificiali quali il Whitehead Institute Splice Garden a Cambridge in Massachusetts o il Grand Canal Theatre Square a Berlino.

Folle e multicolore visione del verde!

 

 

Eccellenze del Paesaggismo in Italia

Anche in Italia possiamo vantare grandi nomi del paesaggismo di cui non vedo l’ora di parlare, da Paolo Pejrone – allievo di Russel Page, a Pietro Porcinai, a Massimo Semola, a Ermanno Casasco, a Paolo Villa e molti altri a cui dedicheremo svariati articoli al più presto.

 

Cosa fa il Paesaggista? In cosa consiste il suo lavoro e la sua preparazione? 

La preparazione di un architetto, nell’ambito della progettazione edilizia riguarda, tra le altre cose, la distribuzione degli spazi e lo studio dei percorsi. Solo dopo di questo vengono scelti arredi e colori.

La preparazione di un architetto paesaggista prevede che tutto ciò che si è appreso per la progettazione al chiuso diventi organizzazione degli spazi all’aperto: le funzioni, la disposizione degli spazi, lo studio dei percorsi.

Ma la preparazione di un paesaggista permette anche di arredare con le piante mettendo in campo la sua conoscenza delle essenze.

Le piante infatti sono esseri viventi e come tali necessitano di un ambiente adatto alla loro salute e crescita. Più le piante sono scelte bene più il giardino sarà in salute e il proprietario sarà felice.

 

Che differenza c’è tra Paesaggista e Giardiniere?

Il Giardiniere ha la capacità di eseguire il lavoro a differenza del Paesaggista che è più concentrato sulla parte creativa e si avvale di un Giardiniere per eseguirla.
Se volessimo semplificare diremmo che il paesaggista progetta spazi semplici o complessi, il giardiniere esegue i lavori. Di solito però la situazione è molto più complessa ed un Giardiniere può essere anche in grado di pensare progettualmente. Lo approfondiremo nei prossimi articoli.

 

Quando ho bisogno di un Paesaggista e quando di un Giardiniere?

Esistono tanti tipi di giardiniere e ne parleremo ampliamente nell’articolo “Chi è il giardiniere?”.

Esistono giardinieri che desiderano solo occuparsi dei lavori di costruzione e giardinieri che, invece, desiderano progettare alcuni tipi di spazi verdi.

Se lo spazio da progettare è particolarmente complesso ci si deve rivolgere ad un paesaggista.

Magari si desidera la piscina e l’impianto di irrigazione (che noi consigliamo – vedi l’articolo “Come irrigare il giardino”),

Il paesaggista non ha solo il compito di progettare uno spazio all’aperto complesso, ma di gestire tutte le maestranze che passano per il giardino quando viene costruito.

È il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. È il direttore creativo e come tale vi solleva dal decidere cose e risolvere problemi.

Il giardiniere viene assunto dal paesaggista e risponderà solo a lui del proprio operato.

 

Ma quanto costa il lavoro di un giardiniere? E quello di un paesaggista?

Sia il paesaggista che il giardiniere sono in grado di farvi un preventivo di massima del lavoro.

Il costo del giardiniere di solito è compreso in quello del lavoro quindi, il suo preventivo conterrà sia l’acquisto dei materiali necessari, che la sua quota che dipende da quali lavori deve fare.

Il preventivo del paesaggista, su richiesta, prevederà le voci del solo progetto o/e della direzione lavori comprensiva dei materiali e del costo del giardiniere.

Se si fa fare il progetto ad un paesaggista però conviene fargli fare anche la direzione lavori perché il progetto venga rispettato in tutti gli aspetti.

La quota del paesaggista si aggira solitamente intorno al 10% del totale. Il tipo di pagamento invece dipende da professionista a professionista. Un esempio potrebbe essere di pagarlo come un architetto: ad avanzamento lavori.

Il paesaggista, alla fine dei conti, permette al cliente di ottenere ciò che vuole senza fare errori e senza doversi occupare della cosa: chiavi in mano.

 

Quanto contano i desideri del cliente per un Paesaggista?

Sono alla base di tutte le scelte del paesaggista sia all’inizio che durante il lavoro a meno che queste non cambino tutto il progetto cosa che forse non sarà completamente possibile.

 

Bene. Spero di aver risposto ad alcune o a tutte le vostre domande sull’argomento “Il ruolo del Paesaggista”.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

 

Fonti delle immagini: il Giardino della residenza di Burle Marx da commons.wikimedia.com; i Lavori di Burle Marx da floraviva.it; Due lavori di Fernando Caruncho, Mas de les Voltes e Giardino a Madrid da verdeprogetto.blogspot.com e web.fernandocaruncho.com; Giardino a Madrid da architecturaldigest.com; il sito di Cumberlain and Bellair streets a Yorkville da toronto.italiani.it; Due lavori di Marta Schwartz, la Plaza Improvements a Washington DC e la Citadel City of Commerce in California da paesaggiautore.blogrepubblica.it; la Piazza Grand Canal Theatre di Berlino da wikipedia.it; il Giardino a Porano di Paolo Pejrone da architecturaldigest.com; il Giardino di Revello di Paolo pejrone da Pinterest.it; la Villa della Pergola a Savona di Paolo Pejrone da portaledelverde.it; il Giardino di Villa Ratti a Como di Pietro Porcinai da arte.it; Villa Doney a Genova di Pietro Porcinai da pietroporcinai.it; la Mixed Border di Massimo Semola da massimosemola.it; il Giardino Pensile di Ermanno Casasco da ermannocasasco.it; il Giardino a merano di Ermanno Casasco da ermannocasasco.it; la Villa Carla di Paolo Villa da agep.it.