Taxus baccata

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INDIVIDUAZIONE

Nome scientifico:

Taxus baccata

Nome comune italiano:

Tasso, albero della morte

Famiglia:

Taxaceae

Provenienza:

Asia sud-occidentale, Africa settentrionale, Iran.

Ambiente:

Proprio della fascia montana temperata, caratterizzata da inverno nevoso, ma non gelido, ed estate relativamente tiepida e umida.

Specie sciafila che vive nei boschi ombrosi. Non forma boschi puri, ma si mescola al faggio, all’agrifoglio e agli aceri tra 300 e 1600 m s.l.m., tenendosi ai livelli inferiori sulle montagne interne dell’Europa e a quelli superiori nell’area mediterranea.

Gradisce inverni nevosi e piovosi, ma non il gelo prolungato, con estati possibilmente umide.

Sempreverde o decidua:

sempreverde

Tossicità:

nel Taxus baccata tutte le parti della pianta sono tossiche ad eccezione dell’arillo (parte carnosa di colore rosso che circonda il seme); il loro grado di tossicità varia a seconda della stagione, del sesso della pianta e della sua età. Anche processi denaturanti, quali essiccazione e disidratazione non diminuiscono il suo potere tossico. L’eventuale ingestione di semi o parti della pianta richiede immediato intervento medico e il soggetto deve essere tenuto in osservazione per almeno sei ore.

RICONOSCIMENTO VEGETALE

Altezza:

tra i 10 e i 20 metri d’altezza, con una crescita molto lenta, per questo motivo in natura spesso si presenta sotto forma di piccolo albero o arbusto, tuttavia in condizioni ottimali può raggiungere i 15–20 metri di altezza

Larghezza (estensione):

4 – 8 metri

Portamento:

il Taxus baccata è un albero di seconda grandezza a fusto eretto, ramificato fino al basso. La crescita è all’inizio rapida, poi col tempo, molto lenta. La chioma è irregolare, con portamento piramidale ed espanso con rami più grossi orizzontali e rametti penduli alle estremità.

Foglia:

Persistenti, lineari, aghiformi, disposte in due file ai lati del ramo. Lamina lineare appiattita e un po’ falcata, con apice a punta, ma non pungente, di colore verde scuro e lucida sulla pagina superiore, con due strisce più chiare alla base. La venatura centrale è molto prominente su entrambi i lati

Fiore:

Specie dioica, che quindi porta Fiori maschili e femminili su due piante diverse. Piccoli, maschili giallo-pallidi in grappoli all’ascella delle foglie e alla base del ramo, femminili singoli e all’apice del ramo, su piante separate in primavera.

Fioritura:

Febbraio – Aprile

Frutto:

specie di piccole bacche solitarie, dette arilli, costituite da una coppa polposa prima di colore verde e poi rosso a maturazione che ricopre parzialmente, lasciandone scoperta la punta, un seme duro, nerastro e velenoso.

Tronco:

eretto tozzo ramoso sin dalla base. Con l’età assume un aspetto gracile in rapporto con la chioma, relativamente bassa e ampia. È di colore viola marrone, inizialmente è liscia ma con l’età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. I giovani rami sono verdi.

Proprietà:

Pur essendo tossico, il taxolo prodotto viene utilizzato in medicina come farmaco antitumorale.

Profumo:

delicato

NECESSITÀ

Manutenzione:

bassa ma in mano a giardinieri esperti

Esposizione alla luce:

da soleggiata ad ombreggiata, ma preferisce I luoghi ombrosi.

Tipo di suolo:

Preferisce I suoli calcarei ed il terreno fertile e ben drenato.

Acidità del suolo:

pH 5,0 – 8,0

Area climatica italiana:

presente in tutto il territorio italiano ma non è comune allo stato spontaneo. I popolamenti più notevoli sono quelli della foresta umbra nel Gargano.

Bisogno di acqua:

In giardino l’acqua piovana può bastare: nei mesi più caldi però è bene innaffiarlo nonostante sopporti bene la siccità.

Propagazione:

per seme, per talea o per divisione dei polloni basali.

Potatura:

Via libera all’arte topiaria e a tutti gli interventi utili per stimolare la ramificazione. Il Tasso sopporta bene le potature più pesanti, anche quando si arriva alle parti di legno più vecchio. Il periodo migliore per intervenire è la primavera, per stimolare la pianta, proprio durante la fase più attiva della crescita, a nuove ramificazioni.

Malattie:

Generalmente esente da patogeni e malattie. Sopporta male i suoli asfittici che creano marciumi radicali.

PARTICOLARITÀ

Il nome del genere deriva dal greco ‘taxos’, tasso, con lo stesso significato in latino, e/o dal suo derivato ‘toxon’, arco. Si fabbricavano infatti già in antichità archi e frecce dal legno di tasso per la sua elasticità, tenacia e resistenza. Baccata è invece un termine di origine Latina che vuol dire bacca, per le tipiche bacche rosse di cui si ricopre l’albero.

Il nome albero della morte gli deriva appunto dalla tossicità dei suoi elementi che venivano impiegati anche per la fabbricazione dei dardi velenosi. Inoltre l’albero è associato a livello simbolico ai cimiteri, in quanto usato nelle alberature ornamentali degli stessi.

Annotazioni

Appartenente all’ordine delle conifere ed è l’unica di queste che non possiede canali resiniferi e quindi non produce resina.

Oggi viene utilizzato prevalentemente per scopi ornamentali, in quanto si presta ad abbellire parchi e giardini, a decorare aiuole e ingressi per le svariate e curiose forme che può assumere la sua chioma. Grazie alla sua versatilità, il Taxus Baccata è perfetto anche per la realizzazione di sculture vegetali (arte topiaria) come sfere, piramidi e quadrati.

La polpa è gradita agli uccelli che, cibandosene, provvedono alla propagazione del seme. Gli Uccelli quindi non sono sensibili a quell veleno, mentre I mammiferi si e mangiandoli rimarrebbero gravemente intossicati.

Il legno del tasso è molto pregiato e ad oggi ancora ricercato per I lavori di ebanisteria e falegnameria al Tornio. È un legno molto duro e pesante, di grana fine e omogenea, tenace e allo stesso tempo molto elastico.

Questa pianta vive moltissimo. Nonostante non si possano contare gli anelli perché il duramen si distrugge lasciando cavo il centro, se ne sono trovati esemplari fossili di circa 1500-2000 anni.

In cucina:

Nessun utilizzo

Il consiglio del mondo del giardino

Quando diciamo che la pianta è resistente alle potature anche severe, non vogliamo dire che dovete darci dentro con i tagli! La potatura del tasso deve comunque essere fatta da personale altamente specializzato e che soprattutto ami le piante e cerchi di intervenire sempre il meno possibile.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Alexa per la foto per i social e Ron Porter per la foto di copertina. Poi in ordine di inserimento wikiquote.org, Hans, Michael Reichelt, Brigitte Werner, ? Mabel Amber, who will one day, unalberoalgiorno.blog, Stefan Schweihofer e Ernst Eggmann per la foto di chiusura.

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