Betula alba

mondo-del-giardino betula alba

INDIVIDUAZIONE

Nome scientifico:

Betula alba

Nome comune italiano:

Betulla bianca

Famiglia:

Betulaceae

Provenienza:

Europa e Turchia.

Ambiente:

diffuse nelle regioni del Picetum, Fagetum e Castanetum e cioè con medie annuali tra i 3 ed i 15° e minime fino ai -20°. Diffusa in nord europa.

Sempreverde o decidua:

decidua

Tossicità:

Riguardo ai preparati erboristici, in letteratura non vengono segnalati effetti tossici alla dose terapeutica, a meno che non ci sia una specifica sensibilità soggettiva a questa pianta. Non assumere in caso di allergia all’Aspirina. Non assumere in caso di insufficienza renale e/o cardiaca.

RICONOSCIMENTO VEGETALE

Altezza:

18-20 m.

Larghezza (estensione):

8 m.

Portamento:

Arboreo. Eretto con forma della chioma slanciata

Foglia:

da triangolare affusolato a romboidale molto decorative, piccole e dentate, di colore verde chiaro, talvolta fragrante al germogliamento. Diventano giallo brillante in autunno.

Fiore:

fiori unisessuali, maschili di 3-6 cm di colore bruno-purpurei, femminili di 1-2 cm di colore verde chiaro entrambi riuniti in amenti penduli.

Fioritura:

aprile – maggio

Frutto:

nucula – infruttescenze pendule di colore bruno che a maturità si desquamano liberando i frutti alati

Tronco:

Fusto eretto dritto e cilindrico, sottile bianco con macchie e punti neri. Corteccia dal caratteristico colore bianco, che però tende a sfogliarsi e screpolarsi a mano a mano che la pianta cresce

Proprietà:

Le proprietà medicinali sono note sin dall’antichità e nella medicina popolare europea tutte le parti della betulla vengono utilizzate per curare una lunga lista di malanni. I decotti di foglie e corteccia si applicano per via topica per trattare le ferite, l’alopecia, la cellulite, i reumatismi, i geloni e la forfora. Gli infusi di gemme e foglie contro i calcoli renali, la febbre, l’ipercolesterolemia, l’artrosi, la flatulenza e perfino come antielmintico.

Si raccolgono le foglie in estate, successivamente si fanno essiccare all’ombra, in un ambiente ben areato. Si possono utilizzare anche le gemme e la linfa raccolti in primavera.

Il carbone che si può ottenere dalla combustione del legno di Betulla viene usato come rimedio naturale per il meteorismo e il gonfiore intestinale.

Profumo:

no

NECESSITÀ

Manutenzione:

pianta molto rustica. Bassa

Esposizione alla luce:

preferisce il pieno sole anche se viene consigliata una mezz’ombra per l’area delle radici.

Tipo di suolo:

terreni soffici, di medio impasto o sabbiosi, fertili, ricchi di sostanza organica a reazione acida. Non tollera argilla, calcare e suolo compatto.

Acidità del suolo:

inferiore ai 6,5 pH

Area climatica italiana:

Piuttosto frequente in montagna fino ai 2000 m. di altitudine.

Bisogno di acqua:

in un giardino una volta alla settimana nella stagione calda ed una al mese in quella fredda.

Una lunga siccità può essere un problema come anche la composizione del terreno che aiuta il drenaggio o forti piogge possono causare compattazione del terreno e conseguente mancanza di ossigeno.

Propagazione:

È sufficiente sbriciolare i semi nel palmo della mano e tenerli su un vassoio per semi con del terriccio.

Potatura:

Le betulle non si potano, dovendo però fare tagli di ritorno, occorre fare attenzione perché vegetano solo le gemme già formate, non ci sono infatti gemme latenti.

Se si deve intervenire si fa comunque in autunno o in inverno, durante il riposo vegetativo.

Malattie:

avendo radici poco profonde le temperature elevate possono danneggiarle o ucciderle. Una gelata tardiva primaverile o precoce può uccidere alcuni rami. Oppure giornate calde nel tardo inverno e all’inizio della primavera possono causare un’eccessiva perdita di umidità da gemme e rami che non può essere compensata dalle radici per il terreno ancora congelato.

La pacciamatura organica (di 10-15 cm), o il companion planting di erbe perenni e arbusti alla base dell’albero, aiuterà a mantenere il terreno umido e fresco.

La capitozzatura può portare all’attacco di invasori secondari. Un esempio è la trivellatrice della betulla

PARTICOLARITÀ

Il nome del genere è un latinismo, dal latino betulla, a sua volta d’origine gallica, collegata con bitūmen.

Esiste, infatti, l’evidenza archeologica che la pece ricavata mediante la pirolisi della corteccia di betulla venisse utilizzata già nella Preistoria come adesivo per incollare le punte di pietra ai manici e alle aste di legno e come chewing gum per le sue proprietà antisettiche date dal suo contenuto di betulina e acido betulinico. È stato possibile recuperare Dna umano e dei batteri del cavo orale da un campione di pece masticato da una donna che abitava il Sud della Danimarca 5mila anni fa.

Le piante del genere sono conosciute nei Paesi germanici con il nome di Birke in tedesco e birch in inglese, da una radice indoeuropea che stà per “splendente, bianco”.

la classica corteccia bianca e nera è così composta per la presenza di granuli di betulina,

Il sito allergologico.it raccomanda: La betulla, specie presente in molte città, nei parchi pubblici e nei giardini privati, è altamente allergizzante e responsabile di sintomatologia oculo-rinitica e asmatica stagionale; si raccomanda quindi di disincentivarne la piantagione, soprattutto presso nuovi contesti abitativi.

L’apparato radicale è superficiale, pertanto necessita di frequenti irrigazioni perché incapace di attingere acqua dagli strati profondi. Quest’ultima caratteristica, sfavorevole per la coltivazione in pianura in tempi di cambiamento climatico e siccità, è controbilanciata da una spiccata capacità di colonizzare terreni aperti in competizione con altre specie. Risulta quindi adatta per la riforestazione in seguito ad eventi catastrofici (ad esempio attacchi di bostrico o forti temporali) e la consolidazione dei pendii montani.

Se desiderate avere altre informazioni sulla betulla troverete molto qui

Annotazioni

Era definito “l’albero della saggezza” in quanto i maestri usavano i giovani rami di quest’albero a scopo didattico. Nell’antichità la sua linfa è stata utilizzata come rimedio efficace per i calcoli renali e per il benessere della vescica. La corteccia veniva usata per realizzare scatolette e molti altri oggetti.

Il legname di betulla è leggero, facilmente attaccabile da insetti e funghi se non adeguatamente trattato. Le sue caratteristiche meccaniche lo rendono ideale per la produzione di compensati per applicazioni navali e aeronautiche.

In cucina:

nessun uso.

Il consiglio del mondo del giardino

Essendo sconsigliata la messa a dimora nei giardini per via degli allergeni, vorrà dire che organizzeremo delle belle passeggiate in boschi di betulle per godere della sua vista.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Babs Müller per la foto dei social, Alain Audet per la foto di copertina, Анатолий Стафичук, Dennis Buntrock, Julia Schwab, Tom, R N, Kartashova, Christina-KD e Karl Egger in chiusura.

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