Glycyrrhiza glabra

mondo-del-giardino liquirizia
La Glycyrrhiza glabra, nota come liquirizia, è una pianta perenne della famiglia delle Fabacee originaria del Mediterraneo. Cresce in zone soleggiate e su suoli ricchi. La sua radice, dolce e aromatica, ha proprietà emollienti, antinfiammatorie e digestive. Si coltiva per rizoma o seme, con raccolta dal terzo anno. Usata in cucina e medicina naturale, va assunta con moderazione in caso di ipertensione o gravidanza.

 

INDIVIDUAZIONE della Glycyrrhiza glabra L.

Nome scientifico:

Glycyrrhiza glabra L.

Nome comune italiano:

Liquirizia

Famiglia:

Fabacee

Provenienza:

Endemica del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.

Ambiente:

incolti a bordo strade fino ai 1000 metri di altitudine

Sempreverde o decidua:

decidua

Tossicità:

nessuna

RICONOSCIMENTO VEGETALE della Glycyrrhiza glabra L.

Altezza:

fino a un 1 m.

Larghezza (estensione):

fino a un 1 m.

Portamento:

Arbustivo. Suffrutice provvisto di grande rizoma (sotterraneo) con polpa giallastra succosa da cui dipartono fusti aerei flessuosi e dotati di rami.

Foglia:

Alterne appuntite imparipennate, con foglioline ovato-lanceolate, a margine intero. Al tatto risultano vischiose perché sulla pagina inferiore sono presenti piccoli peli intrisi di olio essenziale. Sfregandole si libera il tipico e potente aroma.

Fiore:

Infiorescenze a spiga che si sviluppano all’ascella delle foglie. Brevi racemi con fiori che hanno una corolla blu-viola o bianca sfumata di viola.

Fioritura:

da giugno a luglio

Frutto:

legumi di forma ellittica e colore bruno

Profumo:

si sente se si strofinano le foglie.

NECESSITÀ 

Manutenzione:

medio bassa

Concimazione:

si nutre di concimi fosfatici e di stallatico sfarinato. Importante anche l’apporto di magnesio.

Esposizione alla luce:

pieno sole

Tipo di suolo:

ricco, calcareo e argilloso

Acidità del suolo:

Ph 6

Area climatica italiana:

Cresce bene in tutte le aree costiere della nostra penisola. Presente soprattutto nelle regioni centrali e meridionali e in Emilia Romagna. Naturalizzata nell’Italia nordorientale.

Bisogno di acqua:

da giovane va irrigata, ma da adulta bastano le piogge se regolari. Andrà irrigata solo se non piove da più giorni nel periodo vegetativo: non è tra le piante a bassa richiesta idrica.

Malattie:

I funghi sono la principale minaccia. La ruggine è la più pericolosa.

Coltivazione:

Si può riprodurre per talea di rizoma, talea apicale, divisione o per semi che non vanno piantati più di 2 cm in terra a distanza di mezzo metro l’uno dall’altro.

La raccolta parte dal terzo anno di età in Ottobre e in Novembre, prelevando i rizomi durante il periodo di riposo vegetativo. Le radici devono essere essiccate a 40° e poi riposte in vasi di vetro al riparo da luce e calore.

PARTICOLARITÀ 

Il nome scientifico del genere deriva dal termine greco glycys (dolce) e rhiza (radice) per le sue radici dolci, l’appellativo specifico glabra evidenzia l’assenza di peli.

Annotazioni

Fa parte delle leguminose.

Emoliente, antinfiammatoria, espettorante, antispasmodica, digestiva e leggermente diuretica. Il principio attivo tipico è la glicirrizina, che ha proprietà antinfiammatorie. Alcuni studi dimostrano che la liquirizia stimola le difese antivirali, contro alcuni batteri e funghi parassiti dell’uomo.

Importanti ricerche americane hanno portato anche alla scoperta del fatto che ci sarebbe un principio attivo di questa pianta in grado di combattere il tumore al seno e alla prostata

In oriente era adoperata per preparare il bagno di Buddha e in ricette afrodisiache.

La sua coltivazione in terra arricchisce il terreno di azoto e combatte le piante infestanti.

In cucina:

si usano le radici bollite che l’industria dolciaria trasforma in prodotti neri, oppure essiccate e vendute per essere succhiate. Largamente utilizzata come aromatizzante nei dolci e nelle bevande analcoliche.

Il consiglio del mondo del giardino

In 10 grammi di radici di liquirizia si trova 1 grammo di glicirrizina. Questo valore supera il limite massimo di assunzione giornaliera che è pari a mezzo grammo al giorno di glicirrizina.

Dunque se soffri di pressione alta, problemi cardiaci, diabete, malattia renale o sei in dolce attesa dovresti consumare la liquirizia con molta moderazione, o evitarne del tutto l’utilizzo.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringraziano Andrea Moro ©Dipartimento di Scienze della vita – Università degli studi di Trieste, per la foto della pianta intera, venditapianteonline.it per il fiore, vivaiprandini.com per le foglie, actaplantarum.org per i frutti e i semi, inherba.it per il fusto, Pixabay e moltissime grazie a Marion Wellmann per le caramelle, Susanne Hillmer per le radici e a Shirley Hirst per la foto social.

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