INDIVIDUAZIONE
Nome scientifico:
Lagerstroemia indica
Nome comune italiano:
Mirto crespo
Famiglia:
Lythraceae
Provenienza:
sud est asiatico
Ambiente:
presente allo stato spontaneo anche a Giava, nel Laos, in Thailandia, nel Vietnam, in Cambogia e nelle isole Andamane
Sempreverde o decidua:
decidua
Tossicità:
no
RICONOSCIMENTO VEGETALE
Altezza:
4 m.
Larghezza (estensione):
4 m.
Portamento:
Piccolo albero o arbusto con chioma tondeggiante allargata non troppo densa.
Foglia:
foglie alternate, ellittiche, ovali, allungate, di colore verde scuro, che divengono aranciate in autunno, prima di cadere.
Fiore:
mazzetti lunghi 15/20 cm formati da numerosi piccoli fiori. Il colore va dal bianco al rosso scarlatto a seconda della varietà e specie.
Fioritura:
estate. Fiorisce sui rami dell’anno.
Frutto:
Il frutto è una capsula tondeggiante, che si schiude a maturità.
Tronco:
molto liscio, color grigio che si sfoglia mostrando sotto il tronco beige con un effetto molto decorativo.
Proprietà:
nessuna proprietà curativa. Si utilizza per il puro valore ornamentale.
Profumo:
no
NECESSITÀ
Manutenzione:
bassa se si lascia la pianta allo stato selvatico, media se si esegue una regolare potatura.
Esposizione alla luce:
Sole, mezz’ombra
Tipo di suolo:
argilloso o calcareo, ricco e di buon impasto
Acidità del suolo:
da moderatamente acido a neutro
Area climatica italiana:
Si può piantare praticamente in ogni zona d’Italia ad esclusione delle zone montane eccessivamente fredde
Bisogno di acqua:
In terra da giovane va bagnata ogni 2 settimane e alla maturità bastano le piogge se regolari. In vaso andrà bagnata regolarmente senza i ristagni nel sottovaso.
Propagazione:
per seme – raccolti a fine estate e si seminano in autunno – per talea legnosa prelevata in estate o per margotta.
Potatura:
In crescita va fatta una potatura di crescita che bisogna saper fare. Fiorendo sui rami dell’anno, sulla pianta adulta, va eseguita alla fine delle gelate e cioè a fine febbraio di circa ¾ della lunghezza del ramo. Per come potare le piante del vostro giardino potete leggere gli articoli dedicati qui
Malattie:
oidio, ragnetto rosso e afidi.
PARTICOLARITÀ
Dalla Cina, da cui proveniva per uso ornamentale, Magnus Von Lagerstroem, direttore della Compagnia delle Indie, notò la pianta in India nel 1759 e la inviò quale esemplare a Linneo perché la classificasse pur non essendo sicuro che fosse una nuova specie.
Purtroppo nel frattempo morì senza venire a conoscenza di aver avuto ragione. Linneo, in onore dello scopritore, la chiamò Lagerstroemia indica.
Detto Mirto crespo per i margini dei fiori così accartocciati.
Annotazioni
È una pianta dalla crescita lenta.
Resiste al gelo fino ai -15°
Viene visitata dalle api per il polline ed il nettare
Ha un apparato radicale esile che non danneggia mai manufatti o il manto stradale.
Viene consigliato un concime non ricco ma a lenta cessione a base di azoto per aiutare le fioriture oltre alle foglie.
Per il suo fogliame non molto fitto e le sue caratteristiche viene utilizzato per i bonsai.
In cucina:
nessun uso.
Il consiglio del mondo del giardino
La lagerstroemia indica ha un tronco così particolare che adorna il giardino anche in mancanza delle foglie e dei fiori. Il miglior modo per goderne è farlo crescere ad arbusto che è la sua forma naturale.
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BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com
Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Davies Designs per la foto dei social, Bishnu Sarangi per la foto di copertina, darkness_s, hartono subagio, Martin LaBar, Davies Designs, Sergio Cerrato – Italia e For commercial use, some photos need attention in chiusura.