Cos’è l’Université d’Eté? Quali argomenti sono stati affrontati?
Université d’Eté è un’appuntamento di approfondimento per professionisti che si è tenuto il 9 Settembre al Monastero di Astino, quindi in una cornice deliziosa, durante il Landscape Festival “I Maestri del Paesaggio”.
Quest’anno si è parlato di PROFESSIONI PER IL PAESAGGIO ed è stato un pomeriggio stimolante e pieno di suggerimenti progettuali e costruttivi per la crescita del concetto di paesaggio in Italia.
Come si cura il territorio? Perché si possono e si devono preparare i nuovi professionisti del paesaggio?
Una discussione su questi argomenti è stata possibile grazie alla sapiente organizzazione dell’associazione Arketipos.
Ero indecisa su come affrontare il trasferimento di informazioni di questo pomeriggio, però, per assaporare ogni passaggio, ho deciso di dividerlo in 3 parti e riportare gli interventi così com’erano senza ingerenze giornalistiche.
Quindi ecco i pregnanti interventi degli invitati e buona lettura.
Université d’Eté: Professioni per il paesaggio
Intervento di Sergio Gandi – Vice Sindaco di Bergamo
Perché i millenials chiedono due cose: connessione e sviluppo sostenibile?
Cinque sono i pilastri che si devono tenere presente in futuro:
- La Connessione, intesa come collegamento è essenziale.
- L’Attrattività di un territorio deriva anche dalla qualità dei suoi progetti, e il suo modo di vivere deriva dalla qualità dei risultati dei progetti stessi.
- La Resilienza, composta in questo campo da tutti gli elementi di difesa del suolo, di adattamento al cambiamento climatico, ecc. Per esempio, sono state declinate le modalità con cui si deve, per ogni comune, cercare di prevedere l’adattamento del proprio territorio a quelle condizioni che noi conosciamo.
- Il Consumo di suolo, la Lombardia è stata la prima regione, nella quale già dal 2014 non si possono fare nuove edificazioni oltre a quelle già previste al 2014. Abbiamo controllato e visto che al 2020 le nuove costruzioni sono state inferiori del 25%.
- Il Paesaggio. I due progetti strategici che si stanno portando avanti sono la rete ecologica regionale e la rete verde regionale. Posso assicurarvi che la difficoltà di questi piani è la concertazione tra le direzioni regionali e le istituzioni.
Pur essendo la volontà forte sono le modalità che creano qualche problema.
Come si cura il territorio? Perché è importante la localizzazione geo-storica?
Vorrei ricordare, all’interno del progetto di rete verde, quelli che chiamiamo ambiti geografici del paesaggio, cioè gli ambiti di progettazione del territorio dal punto di vista del paesaggio attraverso un’analisi geo-storica.
Chi ha svolto l’analisi geo-storica per la Provincia Bergamasca?
Quest’analisi è stata svolta dal prof. Ferlinghetti dell’università di Bergamo e serve per mettere a conoscenza del territorio e di quegli elementi che sono importanti da un punto di vista paesaggistico.
Sembrerà una banalità, ma ogni comune, nonostante abbia per costituzione la competenza del proprio territorio spesso non lo conosce in rapporto all’area circostante.
Poco tempo fa il progetto di un riconosciuto paesaggista in provincia di Bergamo non ha considerato che su quell’area c’era l’incrocio tra la via carolingia e la via francigena. Dal punto di vista del paesaggio quella era un’informazione fondamentale che il comune non aveva.
Se non si considerano le caratteristiche specifiche di un luogo, il progetto può andare bene per New York, per Milano e per Sidney. Una causa è la mancata contestualizzazione del territorio.
In sintesi le analisi geo-storiche permettono questa contestualizzazione che dà a tutti coloro che devono agire su quel territorio a livello paesaggistico gli strumenti per creare un progetto mirato.
L’auspicio quindi è quello di mettere in evidenza queste esperienze, come la giornata di oggi, per trovare un’applicazione concreta e introdurle nell’osservatorio.
Ogni anno, la Regione Lombardia redige una relazione dell’osservatorio sulla pianificazione territoriale e da due anni questo rapporto focalizza su un ambito specifico.
L’anno scorso è stato quello del consumo di suolo con i dati che ho riportato sopra.
Quest’anno sarà sui sistemi informatici territoriali e anche questo è un elemento di conoscenza importante.
Ci stiamo proiettando verso dei piani del governo del territorio digitalizzati e mi auguro per il prossimo anno sia sul paesaggio.
Il nostro scopo è seminare questa conoscenza e questi strumenti.
Devo ammettere che tra Regione e Ministero il conflitto esiste, infatti, a oggi solo 5 piani paesaggistici sono stati approvati in tutta Italia. Dopo l’approvazione ci vogliono decine di anni per verificare i vincoli paesaggistici.
La regione Lazio ci ha messo 22 anni per coverificare 400 vincoli, il Piemonte 10 anni per coverificare 300 vincoli, la Lombardia ci sono 887 vincoli. Dopo questo step la regione deve conformare i propri strumenti secondo il piano paesaggistico co-verificato.
La Toscana, più avanti di tutte, ha finito di co-verificare nel 2016 e aveva 270 vincoli. Ad oggi hanno reso conformi 5 piani regolatori. In sintesi questo pone delle criticità che bisogna risolvere.
Grazie per l’attenzione.
Université d’Eté: Professioni per il paesaggio
Intervento della Prof.ssa Aurore Degré, responsabile del Master in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e Vice Decano della Facoltà di Gembloux (Belgio)
Come si cura il territorio?
L’intervento di Aurore Degré è incentrato sulle slide che ha presentato. Ho lasciato quindi a loro la presentazione. Spero questo renda più fluido l’assorbimento delle informazioni.
Mi spiace per la resa delle foto. Riporto, sotto le immagini, i link per recuperare gli studi e conto sul fatto che si trovi moltissimo materiale in rete per approfondire l’argomento.
Il consiglio del mondo del giardino
Potrete continuare ad informarvi sul pomeriggio Université d’Eté dei Maestri del Paesaggio con i prossimi articoli “UNIVERSITE’ D’ETE’: BOMBARDIERI E SCHEGK” E “UNIVERSITE’ D’ETE’: DEJEANT-PONS E PORCARI”
Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!
BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com