Tilia cordata

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Il Tiglio (Tilia cordata) è un albero deciduo alto fino a 25 metri, originario dell’Eurasia. Apprezzato per le sue foglie a cuore, i fiori profumati e la resistenza all’inquinamento, è adatto a climi temperati e terreni freschi. Richiede bassa manutenzione e offre valore ornamentale e terapeutico. Fiorisce in tarda primavera, con frutti piccoli e legnosi. Le sue parti sono usate in infusi calmanti. Ideale anche per viali e giardini pubblici.

INDIVIDUAZIONE

Nome scientifico:

Tilia cordata

Nome comune italiano:

Tiglio

Famiglia:

Malvacee

Provenienza:

È una tipica specie con areale eurasiatico. È diffusa dalla Spagna (Paese Basco, Catalogna, Pirenei) agli Urali quasi senza soluzione di continuità.

Sempreverde o decidua:

Decidua

RICONOSCIMENTO VEGETALE

Altezza:

Albero di seconda grandezza fino a 25 m

Larghezza (estensione):

15 m

Portamento:

colonnare

Foglia:

è a forma di cuore di massimo 8 cm, finemente dentata, alterne, di colore verde brillante, più chiara sulla pagina inferiore, con ciuffetti di peli rossicci negli angoli delle nervature, ovata-cordata, asimmetrica. In autunno assume una splendida colorazione gialla prima di cadere.

Fiore:

piccolo fiore a coppa, color giallo crema, dal profumo intenso riunito in cime ascellari di 5-10 fiori. L’infiorescenza è portata da una brattea membranosa ellittica.

Fioritura:

tarda primavera

Frutto:

Il frutto è una capsula ovaliforme, costoluto, coperto da feltro, con frutticini indeiscenti di circa 5-6 mm, grigio-brunastro alla maturità (ottobre) contengono pochi (1-2) semi piccoli e bruni.

Profumo:

si. Intenso

Tossicità:

no

NECESSITÀ 

Manutenzione:

bassa

Concimazione: 

concime ternato bilanciato a lenta cessione o stallatico maturo.

Esposizione alla luce:

meglio sole, ma sopporta bene anche mezz’ombra e ombra luminosa (non a nord se coperto dalla casa).

Tipo di suolo:

predilige terreni umidi, freschi e fertili. Tollera terreni marnosi (di roccia sedimentaria).

Acidità del suolo:

PH neutro o non troppo acido.

Area climatica italiana:

è presente sull’arco alpino e sull’Appennino fino alla Basilicata. In Val Padana si limita all’alta pianura, mentre è quasi assente nella bassa pianura. In montagna si spinge fino a circa 1500 metri. Molto raro nella zona mediterranea. Sopporta fino a -20°.

Bisogno di acqua:

bagnare solo nel caso di lunghi periodi di siccità, grande caldo e attenzione alle gelate se l’albero è giovane.

Malattie: 

le carie del legno, l’antracnosi, la cercosporiosi, il mal bianco. Tra i parassiti il rodilegno rosso (Cossus cossus), il rodilegno giallo (Zeuzera pyrina, l’infantria americana (Hyphantria cunea), la limantria (Limantria dispar), L’Euprottide (Euproctis chrysorrea) ela sfinge (Mimas tiliae), il sigaraio (Byctiscus betulae). Gli afidi e gli acari.

Potatura:

si esegue in tardo autunno. Moderato diradamento e accorciamento dei rami troppo lunghi. I polloni vanno tolti.

Propagazione:

Si riproduce bene da seme, ma la gran parte di questi germina dopo 2 o 3 anni.

PARTICOLARITÀ 

Il nome del genere tilia deriva da ptilon che significa ala, in riferimento alla forma della brattea che avvolge i fiori. Era considerato un albero sacro presso gli antichi popoli germanici. Il significato della specie “cordata” deriva dalla forma a cuore delle foglie.

Il suo legno è omogeneo e facilmente lavorabile, ma non ha grande resistenza meccanica per cui viene utilizzato solo per accessori da cucina.

Il famoso miele di Tiglio si ottiene dalla specie tomentosa e non dalla cordata.

Annotazioni

È una pianta con alta resistenza all’inquinamento, per questo viene spesso utilizzata dalle amministrazioni pubbliche.

Uso terapeutico:

Si possono usare fiori, brattee e gemme per infusi, decotti o tinture madre e per capire tutto ciò che riguarda questo mondo vi rimandiamo per gli approfondimenti qui

In cucina:

Non viene utilizzato.

Il consiglio del mondo del giardino

È una pianta e generosa che dona bellezza sempre diversa durante tutto l’anno. In primavera le foglie a cuore di un verde medio vengono subito accompagnate dalle brattee verde chiaro dando un effetto cromatico e plastico molto piacevole. Alla fine della primavera fiorisce di fiori belli da vedere e molto profumati. Dopo i fiori dalle brattee nascono frutti con lunghi peduncoli divertenti e amabili da mirare. In autunno le foglie diventano di un bellissimo giallo uniforme prima di cadere accompagnandoci così al riposo della natura. Le grandi foglie permettono una copertura dalla calura estiva e molte delle sue parti possono essere utilizzate per tisane e decotti calmanti.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay ed in particolare Erich Westendarp per il filare di tigli, Юрий Лютый per il fiore, Hans per la foglia le brattee il rametto di frutti ed il gruppo di frutti e foglie e Susanne Jutzeler per le foglie in autunno.

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