Un Agronomo a Parigi ci è andato con i suoi 11 compagni e due docenti che non sono citati nel titolo, ma al fine di parafrasare un famoso film (Un americano a Parigi del 1951 con Gene Kelly).
Il Garden Technical Tour a Parigi con i futuri Dottori Agronomi
Nell’autunno di quest’anno l’Università di Pisa, durante il Corso di Laurea Magistrale di “Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio” (https://www.agr.unipi.it/il-corso-di-studio-in-breve-2/), ha molto ben organizzato un viaggio di studio a Parigi.
L’impostazione ha visto una prima parte di preparazione degli studenti a casa ed una itinerante sul luogo. Questo tipo di viaggi sono frequenti per questo corso.
Anche negli anni precedenti la scuola ha organizzato nello stesso modo viaggi a Londra, Barcellona ed altre meravigliose città europee.
Il corso di laurea di Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio, come ben definito dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa stessa: “si prefigge l’obiettivo di preparare figure professionali con una formazione di alto livello culturale, scientifico e applicativo, per la progettazione e gestione ordinaria e straordinaria del verde ornamentale, storico e sportivo, in contesti urbani ed extra-urbani.”
Com’è impostato il corso? Come si diventa Agronomi?
Il corso serve ad acquisire le competenze necessarie a divenire un vero e proprio ‘manager’ del verde urbano e permette di potersi iscrivere all’esame per l’iscrizione all’albo degli Agronomi.
Restano piloni fondamentali lo svolgimento di attività professionali (sia gestionali che operative) e la partecipazione a corsi di aggiornamento, insieme all’attivo confronto con professionisti del settore – come responsabili del verde pubblico di vari comuni italiani – iscritti al corso.
Troverete tutte le informazioni riguardo al corso “Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio (ProGeVUP)” sul sito dell’Università di Pisa, tuttavia mi preme sottolineare un’informazione:
in questo corso si insegna a lavorare in team. Se hai un dubbio riguardo ad una nozione che non è di tua competenza, includi o chiedi al professionista del verde che ha quella competenza. Quando il professionista in questione farà un lavoro, magari chiederà a te qualcosa che è di tua (e non sua) competenza. Questo serve anche a non prendersi responsabilità che non competono.
Un Agronomo a Parigi a fare il tour: Quanti parchi ci sono a Parigi?
Dicevamo che quest’anno la meta è stata Parigi che vanta moltissimi parchi pubblici (22 quelli più importanti secondo https://it.map-of-paris.com/parchi—giardini-mappe/parigi-giardini-mappa) ed una – ci sembra – eccellente organizzazione nel gestirli.
La classe è stata divisa in gruppi ed ognuno ha preparato un parco in modo da poterlo spiegare poi ai compagni in fase di visita.
Inoltre è stato organizzato un incontro con l’ufficio “Direction des espaces verts et de l’environnement” del comune di Parigi nel quale è stata spiegata l’impostazione della manutenzione ed i futuri obbiettivi del comune.
Incontro con la Direzione Verde Pubblico di Parigi: come vengono gestiti parchi e giardini a Parigi?
Il viaggio parte proprio da questo incontro di cui ci parla direttamente un Agronomo a Parigi – il Sig. Volonterio:
“È stato un grande piacere avere l’opportunità di incontrare i responsabili alla Mairie de Paris della direzione del verde pubblico e dell’ambiente.
Gli argomenti dell’incontro sono stati principalmente i nuovi interventi di riqualificazione degli spazi pubblici e le sfide da affrontare in merito al tema del cambiamento climatico. L’incremento dei servizi legati alla mobilità dolce e le nuove soluzioni adottate a livello “urbanistico” sono stati senz’altro di grande ispirazione e mi ha colpito che in Francia l’Agronomo venga considerato al pari di un Ingegnere.”
Le informazioni che gli sono state date sono ad esempio che il comune ha 2 vivai pubblici, centinaia di giardinieri assunti – 33 solo per Parc Citroen – che si occupano degli spazi verdi. Sostengono che avere questo personale sotto contratto pubblico agevola la formazione, anche se ammettono che si fa fatica a trovare giardinieri.
Per esempio, la gestione del Parc Citroen è fatta all’80% con personale del comune e le piante che utilizzano per i reimpianti sono 50% autoctone e 50% mediterranee.
Parchi e Giardini a Parigi: Cosa sono i Jardins Partagér?
A Parigi si danno in concessione spazi pubblici ai cittadini e vengono chiamati Jardins Partagés ed hanno la caratteristica di essere manutenibili da chiunque, spesso abitanti del quartiere che mettono mano allo spazio verde abbandonato e lo sistemano. Anche da loro siamo in quella fase in cui il pezzo di terreno dato in concessione viene visto più per produzione che per abbellimento, quindi ci si dedica più all’orto che all’aiuola da guardare. Si sottovaluta ancora molto l’importanza dell’essere circondati dalla bellezza per rendere migliore il mondo. Come in tutte le cose bisogna fare esperienza, ma se mai si comincia mai si acquisisce.
Sicuramente un giorno non lontano i cittadini saranno in grado, sia come voglia, sia come capacità, di manutenere o dare una mano a gestire spazi verdi anche solo da guardare.
Un Agronomo a Parigi – Giardini e gestione del verde urbano: Gli obbiettivi del Comune di Parigi
Gli obbiettivi fissati quindi sembra siano ad esempio piantare 170.000 alberi entro il 2026 ed avere ogni 15 minuti a piedi uno spazio verde. Ridurre la superficie impermeabilizzata (per comprendere meglio questo argomento consiglio di leggere anche l’intervento della Sig.ra Degré nell’articolo “MAESTRI DEL PAESAGGIO: UNIVERSITE’ D’ETE’: GANDI E DEGRE’” che ne parla in modo chiaro ed esaustivo.)
Mettere a verde porzioni di viabilità ferroviaria dismessa (sull’esempio di altre città del mondo che l’hanno già fatto con successo chiamandole Greenway nel mondo o Binari verdi in Italia). Troverete tutto su internet.
Inverdire i Posteggi e ridurre la grandezza delle carreggiate stradali lasciando posto al verde;
Il Sig. Volonterio, che si è prestato gentilmente per raccontarci questo viaggio, nasce come giardiniere e sostiene che
Ogni agronomo dovrebbe iniziare come giardiniere.
In seguito al diploma di Giardiniere conseguito presso la Fondazione Minoprio (una delle migliori scuole nazionali nel settore del florovivaismo), infatti, si è laureato a pieni voti in “Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde” presso la facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Milano.
“[…] Fondamentale durante tutto il periodo formativo è stata la possibilità di poter svolgere attività lavorative di settore, che mi hanno permesso di sviluppare parallelamente alle competenze tecnico-scientifiche anche quelle professionali. […]”.
Un Agronomo a Parigi: Quali sono i parchi più famosi di Parigi?
Per prepararsi a questo viaggio, il Sig. Volonterio ha dedicato diversi giorni all’osservazione delle opere a verde di Parigi, partendo dagli storici giardini di Versailles, Luxembourg e Bois de Boulogne, fino ad arrivare agli interventi di riqualificazione urbana come Parc de la Villette, Viaduc des Arts, Parc Citroen e Jardin du musee du Quai Branly (solo per citarne alcuni), approfondendo in particolare lo stile del ‘planetary garden’ di Gilles Clément, fonte di grande ispirazione.
La voce del Docente
Il Prof. Remorini, Docente di Arboricoltura Urbana li ha accompagnati e ci racconta questo:
“Grazie al finanziamento dei progetti speciali per la didattica dell’Università di Pisa siamo riusciti anche lo scorso autunno ad organizzare un “Garden technical tour” di sette giorni che ha consentito ai nostri studenti, ma anche a me e al mio collega Fontanelli, di vivere un’esperienza unica a contatto con parchi e giardini storici di Parigi. Queste iniziative sono sfruttate principalmente da un punto di vista didattico per apprendere conoscenze difficilmente acquisibili in lezioni tradizionali d’aula ed anche in genere, e così è successo anche questa volta, sono utili per consolidare i rapporti interpersonali e per attività culturali e di svago, oltre che per tenersi in forma visto che anche quest’anno sono stati percorsi a piedi quasi 150 km!”
IN SINTESI
il Sig. Volonterio e noi di Mondo del Giardino ringraziamo l’Università di Pisa per la sua esistenza, competenza e visione del futuro sperando che voglia condividere con noi altri viaggi e esperienze verdi, perché questo, con un agronomo, a Parigi è stato veramente un bel viaggio!
Il consiglio del mondo del giardino
Se avete letto l’articolo relativo al libro “IL GIARDINO DEGLI EQUIVOCI” saprete che molti dei parchi storici che andrete a vedere a Parigi e nel mondo, non hanno mantenuto la struttura iniziale, molti errori e modifiche in buona o cattiva fede sono stati fatti: tenetelo sempre a mente visitando un giardino e fate attenzione agli affreschi nei castelli e nei palazzi che propongono visioni dell’impianto originale del giardino perché sono le uniche ed ultime rappresentazioni a nostra disposizione.
Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!
BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com
Fonti delle Immagini: si ringrazia il Sig. Volonterio per le foto dei giardini; grazie anche a Bidyut Das e Pierre Blanché di Pixabay; le mappe dei giardini sono state prese da it.maps-of-paris.com; i Jardins partagér da lecriduzebre.org, blog.velib-metropole.fr e blog.cooloc.com