Sedum

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Il genere Sedum comprende oltre 400 specie resistenti e ornamentali, diffuse in Eurasia. Adatte a giardini rocciosi e tetti verdi, alcune sono commestibili. Richiedono poca manutenzione, crescono in suoli poveri e sono apprezzate anche in erboristeria per le loro proprietà lenitive e cicatrizzanti. Il portamento varia da tappezzante ad arbustivo, con fioriture estive colorate. La propagazione è semplice e avviene per talea o divisione.

 

INDIVIDUAZIONE

Nome scientifico:

Sedum spp. (spp= nelle varie specie)

Nome comune italiano:

Sedum. Popolarmente le piante di sedum sono conosciute con i loro nomi volgari. Il Sedum acre è ad esempio chiamato borracina acre, il Sedum sieboldii è noto come crassula del Giappone o erba teresina mentre il Sedum telephium viene chiamato Erba da calli, Borracina massima o, più di frequente, Erba della Madonna

Famiglia:

Crassulaceae

Provenienza:

originaria delle zone fredde e temperate dell’Eurasia. Si trova praticamente ovunque tranne che in Australia e in Polinesia.

Ambiente:

Parecchie specie crescono spontanee su muri e nei giardini rocciosi.

Sempreverde o decidua:

Decidui o sempreverdi a seconda della specie

Tossicità:

no

RICONOSCIMENTO VEGETALE

Altezza:

10 -15 cm, ci sono specie a portamento arbustivo che possono raggiungere i 90 cm

Larghezza (estensione):

40 – 60 cm.

Portamento:

I sedum hanno portamenti molto vari: strisciante, cespuglioso ed erboso come il sedum acro che non supera i 10 cm di altezza o più imponente come il notevole sedum spectabile.

Foglia:

persistenti, ovali, disposte a rosetta a formare una sorta di stella. Le foglie sono carnose e generalmente verde chiaro ma d’inverno presentano spesso margini rossi.

Fiore:

di piccole dimensioni, possono essere solitari oppure riuniti in infiorescenze a grappolo, pannocchia, corimbo. Hanno forma a stella o a campanula. l colori variano dal bianco-crema al giallo intenso, dal rosa al rosso-porpora, al violetto.

Fioritura:

Maggio – Settembre

Frutto:

insignificante

Fusto:

sia eretto che pendente, quasi sempre a cespi

Proprietà:

Le sue specie sono tutte molto apprezzate in erboristeria e nell’ambito della medicina naturale. Contengono infatti sostanze che conferiscono diverse proprietà: cicatrizzanti, astringenti, emollienti, antidolorifiche.

Le foglie fresche vengono usate esternamente come: antinfiammatori naturali, ad esempio per placare piaghe o ulcere della pelle o della mucosa orale, cicatrizzanti, lenitivo in caso ustioni, eritemi (anche solari), cisti, mastiti. Inoltre, la sua applicazione a livello topico favorirebbe la fuoriuscita di corpi estranei incastrati sotto la cute, come schegge di ferro o legno.

Profumo:

leggero

NECESSITÀ

Manutenzione:

facile. Sono considerate piante “rustiche” e “semirustiche” perché sopportano anche le basse temperature e a volte anche il gelo.

Esposizione alla luce:

mezzombra. Sole solo con temperature tra i 18 e i 20°

Tipo di suolo:

gessoso, fertile, sabbioso

Acidità del suolo:

leggermente acido o neutro. pH 6 – 7,5

Area climatica italiana:

sopravvive tra – 10° e 40 °C in Nord e Appennini, Centro, Sud e isole. Le specie rustiche sono coltivate all’aperto in tutta l’Italia, fatta eccezione per le specie alpine che non sono adatte ai climi caldi, mentre quelle semi-rustiche andranno messe al riparo in inverno, anche se sopportano temperature al di sotto dello zero.

Bisogno di acqua:

in estate va annaffiato regolarmente, aspettando però che il terriccio sia asciutto del tutto, mentre tra autunno e primavera è bene irrigare solo se le foglie perdono turgore

Propagazione:

Seme, talea: va effettuata tra maggio e giugno. Si procede tagliando con cesoie affilate e disinfettate alcune parti apicali di fusto lunghe 5 cm circa. Dopo averle fatte seccare un paio di giorni all’aria aperta, si interrano in terriccio specifico.

Divisione per cespi: bisogna staccare dal ceppo madre una o più parti con le proprie radici, e poi metterle subito a dimora. In questo caso, operare tra ottobre e marzo.

Potatura:

a mano a mano che le foglie disseccano o presentano danni, vanno subito eliminate per evitare che possano veicolare malattie parassitarie.

Malattie:

afidi / cocciniglia

Coltivazione:

Facile anche se molto lenta.

PARTICOLARITÀ 

Il nome del genere Sedum viene definito da Linneo e potrebbe derivare dal verbo “sedeo” ovvero “io mi siedo” per il portamento prostrato di numerose varietà di queste piante, o da “sedare”, “calmare” in riferimento ad alcune proprietà del sedum.

Annotazioni

Genere che comprende molte specie (oltre 400), spesso succulente e resistenti alla mancanza d’acqua. Decorativi il fogliame, con grande varietà di forme e sfumature di colore, e i fiori, di solito gialli ed estivi, ma non mancano le eccezioni. Per approfondire qualche specie consultare i vivai suggeriti sotto da Mondo del Giardino.

In giardino viene usato come pianta tappezzante o per colorare un giardino roccioso: se trova le giuste condizioni, la pianta tende a crescere spontaneamente anche in ambienti aridi.

I sedum vengono utilizzati nei tetti verdi per via della loro grande resistenza, data dalla loro particolare strategia fotosintetica (CAM) che gli consente di sopravvivere anche con precipitazioni molto ridotte.

In cucina:

alcune specie sono commestibili quali:

Sedum tectractinum Shanghai: i cinesi usano mangiare le giovani foglioline crude prima del periodo della fioritura, nelle insalate con le uova di oca salate, oppure cotte o aggiunta ai minestroni.

Sedum rupestre: si usano le foglie dopo averle private dei fusti, solitamente crude aggiunte alle insalate per renderle più saporite, oppure con l’insalata di patate lesse o altri piatti con cibi crudi. Può anche essere utilizzato in minestre di verdure.

Sedum album ssp. Album: si consumano le foglie sia crude, aggiunte alle insalate alle quali conferiscono un sapore acidulo, sia cotte nelle frittate oppure come verdura di contorno, da sola o mixata ad altre erbe. I giovani getti hanno un sapore aspro, ma questa caratteristica si attenua nelle foglie più adulte o con la cottura.

Come ci prepariamo a realizzare un impianto di illuminazione in giardino?

Abbiamo acquistato una casa con giardino oppure, ci abitiamo da molto, ma solo ora abbiamo deciso di sistemare il giardino.

Se ci seguite sapete già che per pensare da soli a tutte le fasi di costruzione di un giardino, gli articoli precedenti vi possono aiutare. Si parte dalla preparazione del terreno arrivando alle regole per costruire il giardino

Abbiamo già affrontato la questione dell’impianto di irrigazione negli articoli sul Progetto e la Costruzione.

Ora, e non a caso, parliamo dell’impianto di illuminazione. Perché mettiamo in relazione questi due argomenti?

Perché i cavi per l’impianto di illuminazione solitamente vanno fatti correre negli stessi scavi di quelli per l’irrigazione, quindi se avete intenzione di fare entrambi è bene affrontarli insieme.

Le regole base per come illuminare il giardino sono solo tre.

 

Prima regola per realizzare un impianto di illuminazione: Rispettate il riposo delle piante!

Le piante sono esseri viventi e donandoci benessere meritano di essere trattate con rispetto. Questo si traduce nel rispettare le loro ore di elaborazione della luce solare e del buio. Infatti di notte le piante fanno la sintesi clorofilliana che non si attiva se non c’è il buio. Quindi la maggior parte della notte il giardino deve essere buio. Se facciamo una festa possiamo illuminarlo, ma non tutte le sere e tutte le notti.

Ogni zona ha bisogno della sua illuminazione.

Per fare un buon lavoro bisogna dividere le aree in zone. Avete visto il video dove si parla di decidere cosa fare in giardino (youtube)?

In questo caso ci torna molto utile perché quel lavoro deve essere fatto prima di questo.

Quando avrete fatto questo esercizio saprete come volete vivere il giardino di notte.

 

Il consiglio del mondo del giardino

Se il Sedum vi entusiasma o vi siete innamorati di qualche immagine troverete moltissime specie in vendita da Spillycactus e da LeGeorgiche che ve le spediscono anche.

Ora a cavallo! Il lavoro ci aspetta! Il nostro nuovo meraviglioso spazio esterno sta per nascere!

BUON LAVORO e…se avete domande scrivete pure a info@mondodelgiardino.com

Fonti delle immagini: si ringrazia Pixabay e moltissime grazie a Onkel Ramirez per la foto social e beauty_of_nature per la copertina, poi a discesa Alicja, DEZALB, Martin Hetto, Mabel Amber, who will one day, Carola68 Die Welt ist bunt……, Manfred Richter, Luisella Planeta LOVE PEACE , wal_172619, LeGeorgiche, Spillycactus, e Beverly Buckley da Pixabay per l’immagine di chiusura.

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